Undicimila chilometri di bus all’anno per il solo Da Vinci, 28 mila euro di spesa per il trasporto e 50 mila per l’affitto: non si poteva pensare a una tensostruttura, per quanto da 200 mila euro? Non valutiamo traffico e costo ambientale?», ha attaccato Maria Buoso, consigliera di Treviso Civica.
«La sua posizione è anti-ambientalista. La Provincia sta facendo efficientamento energetico, rientrerà dai costi con le bollette più leggere dei futuri impianti», ha replicato il vicesindaco Alessandro Manera, delega all'Ambiente.
Non fossero bastate le pesanti schermaglie tra sindaco e opposizione dopo l’attacco di Mario Conte alla consigliera Pd Carlotta Bazza («Ha letto l’intervento che si è fatta scrivere» ha detto Conte, mentre il vicesindaco Manera rideva) con tanto di minacce di Aventino da parte delle minoranze (e scuse di Conte solo a fine seduta), l’ultimo consiglio comunale, giovedì sera, si è acceso anche sul tema delle palestre scolastiche.
Nello specifico, il trasloco degli studenti del Da Vinci e Riccati-Luzzatti, dal prossimo anno scolastico (e per il successivo), al Palacicogna di Ponzano e al Palateatro di Fontane, complici i lavori di ristrutturazione degli impianti dei due istituti con fondi Pnrr (3 milioni totali).
Un consiglio teso, con Buoso che non ha risparmiato critiche per i lavori in contemporanea (c’è pure quella del Natatorium) in tre palestre cittadine, che imporranno a due scuole di trovare ospitalità, per le due ore settimanali di educazione motoria, oltre i confini comunali.
Il tutto non dimenticando che la competenza, per le superiori, è della Provincia. «Chiedo però se il Comune non abbia valutato altre strade come una tensostruttura», ha incalzato Buoso, che è pure docente di Lettere al Da Vinci, «pensiamo ai costi di trasporto e affitto delle strutture di Ponzano e Fontane, di cui dovrà farsi carico la Provincia: soldi nostri. Pensiamo che, considerando il tempo per lo spostamento, si perderà una mezz'ora buona di lezione, il 25% del tempo».
Manera ha ribattuto soffermandosi sull’aspetto ambientale: «Come si può pensare di risparmiare con una tensostruttura da 200 mila euro? E dove si potrebbe fare? La Provincia, che ha la competenza sulle superiori, non renderà disponibili le due palestre di Da Vinci e Riccati solo perché saranno efficientate a livello energetico. Quello che spenderà nei prossimi mesi, fra trasporto e affitto, lo recupererà nelle nuove strutture già nei primi tre mesi. Grazie a bollette più leggere: sa quanto si paga, come bollette, per le palestre scolastiche? In tutto questo, vedo solo il lato positivo: fondi Pnrr che miglioreranno le nostre palestre».
Non si sono comunque trovate soluzioni alternative (le palestre latitano) nel capoluogo, obbligando appunto gli studenti di due scuole superiori a fare ginnastica al di fuori del Comune capoluogo. Non il massimo. —