Da lunedì 31 luglio l’utilizzo dei Sup sarà vietato all’interno dell’area portuale, della rada e negli approdi minori del Golfo. La Capitaneria di Porto di Trieste ha infatti disposto, con ordinanza 60/2023, nuove regole per l’utilizzo dei “stand up paddle” allo scopo - si legge nel comunicato - di «garantire la sicurezza della navigazione, il regolare svolgimento delle attività portuali, nonché salvaguardare la vita umana in mare». Paolo Moretti, titolare del Team Mano Aperta che organizza tour e lezioni di Sup in golfo, prende subito le distanze dall’ordinanza: «In tanti anni non abbiamo mai avuto o creato alcun problema di sicurezza - dice Moretti -. L’ordinanza limita la nostra attività: valutiamo la chiusura».
Il nuovo regolamento entrerà in vigore a partire dalla prossima settimana, al fine di «prevenire potenziali situazioni di pericolo». Da lunedì l’utilizzo dei Sup - sorta di grandi tavole da surf da spingere pagaiando in piedi, e prive di ogni segnalamento - sarà come detto sempre vietato negli approdi minori e all’interno della rada e dell’area portuale, quest’ultima caratterizzata dalla presenza e dal transito di navi da crociera, navi mercantili, rimorchiatori e unità da diporto. Inoltre, le uscite in “stand up paddle” non saranno più consentite nelle ore notturne, così come in condizioni meteomarine non favorevoli. La Capitaneria portuale dispone inoltre nuove regole che riguardano l’obbligo di dotarsi di laccio elastico o “leasch”, di indossare un idoneo ausilio al galleggiamento qualora si navighi all’esterno dell’area riservata alla balneazione, e di porre la massima attenzione alla presenza di bagnanti, mantenendosi sempre a una distanza di sicurezza non inferiore ai 5 metri. Da ultimo, si ricorda che prima di intraprendere la navigazione con Sup o qualsiasi tipo di natante è sempre buona norma verificare le condizioni meteomarine, e consultare il sito www.guardiacostiera.gov.it/trieste per essere aggiornati in tempo reale su eventuali divieti e limitazioni di vario genere.
Il nuovo regolamento, dettato - richiama la Capitaneria - da motivi di sicurezza, desta però non poca apprensione nel settore del “stand up paddle”. Il Team Mano Aperta «prende atto di questa ordinanza, niente di più» dice Paolo Moretti, titolare dell’attività che da cinque anni organizza lezioni di Sup e tour nel Golfo, disponendo di una quindicina di tavole. Le lezioni vengono svolte normalmente nelle calme acque davanti al Marina San Giusto, utile punto di appoggio logistico. Le uscite in Sup, della durata di circa due ore, si svolgono invece in presenza dell’istruttore e in gruppi di massimo 4-5 persone, in tratti di costa come la zona davanti alle Rive, i castelli di Miramare e Duino e le spiagge sotto la Costiera. L’ordinanza parla chiaro, e in molti di questi percorsi - a partire dalla Rive, punto di partenza nonché utile approdo per le attività degli istruttori - non sarà più concesso pagaiare in piedi. In acque dunque cattive, «adesso toccherà valutare se chiudere o meno la nostra attività. In tanti anni - conclude Moretti - abbiamo sempre rispettato le regole, dotato di tutte le attrezzature. E non abbiamo mai avuto o creato nessun problema di sicurezza, da nessuna parte. Niente di più».
