FIUME VENETO. Severino Sist, il pensionato di 75 anni di Fiume Veneto indagato dalla procura per omicidio dopo che la moglie inferma era stata trovata morta in casa il 28 giugno, è libero.
Il tribunale del riesame di Trieste ha accolto ieri, poche ore dopo la discussione del caso, l’istanza presentata dagli avvocati difensori Antonino Di Pietro e Alessandro Magaraci. Per l’accusa c’era anche il pm Andrea Del Missier, titolare dell’indagine.
«Non potendosi ravvisare esigenze cautelari da soddisfare», i giudici hanno annullato l’ordinanza del gip di Pordenone Monica Biasutti che il 4 luglio scorso aveva applicato gli arresti domiciliari all’anziano, sostituendoli alla custodia cautelare in carcere.
Il Riesame, presieduto da Enzo Truncellito, a latere i giudici Francesco Antoni (relatore) e Camillo Poilucci, ha disposto pertanto l’immediata liberazione di Sist. Per conoscere le motivazioni del collegio, bisognerà attendere 45 giorni.
Nella sua memoria difensiva l’avvocato Magaraci mette in dubbio la ricostruzione dell’accusa circa i gravi indizi di colpevolezza a carico di Sist.
Il legale osserva come il consulente tecnico del pm abbia ritenuto che sia stato il trauma cranico, di origine non specificata, a causare lo scompenso che ha portato al decesso della 74enne Laura Pin, moglie di Sist.
Nella sua memoria il difensore obietta che il consulente del pm però non ha preso in esame altre potenziali cause del decesso della pensionata e in particolare le sue condizioni generali di salute.
Anch’esse avrebbero potuto determinare lo scompenso cardio-respiratorio fatale. Tali lacune, secondo la difesa, non consentono di stabilire le cause della morte dell’anziana in modo preciso, tanto meno di addebitare responsabilità all’indagato.
La procura ipotizza che il trauma sia stato provocato da un’azione violenta.
La difesa invece sostiene che le ecchimosi siano compatibili con una caduta dal letto, riferita dallo stesso marito agli inquirenti.
I Ris di Parma, nel sopralluogo nella villetta di Fiume Veneto dove la coppia di anziani viveva, hanno trovato solo due tracce di sangue ai piedi del letto, ritenute ininfluenti dalla procura rispetto alla tesi della caduta.
Ad avviso della difesa il presunto movente economico risulta incomprensibile e non sussiste alcuna esigenza cautelare: non c’è il pericolo di fuga, visto Sist che non ha mai cercato di sottrarsi alla giustizia né ha collegamenti all’estero, né pericolo di inquinamento probatorio o di reiterazione del reato.
