Scatta la cassa integrazione per i dipendenti della cartiera in coincidenza del fermo produttivo dell’industria di via Poggio Reale per la forte contrazione del mercato. L’azienda ha così accolto la richiesta avanzata dal sindacato di categoria Slc Cgil insieme alle Rsu subito dopo aver appreso del fermo. Le ragioni della richiesta di apertura della cassa integrazione? Le ferie fin qui smaltite durante i fermi a singhiozzo sono ormai agli sgoccioli: a circa la metà dei lavoratori resta giusto qualche ora e almeno una decina le hanno già esaurite da tempo se non sono già con il segno meno davanti.
Ieri mattina si è tenuto l’incontro tra le parti: segretaria della Slc Alessandra Grossi e rsu da un lato e vertici dello stabilimento mantovano dall’altro.
«Attendevamo una risposta e la risposta è arrivata – riferisce Grossi – abbiamo accolto in modo positivo la disponibilità dell’azienda ad accogliere la nostra richiesta e concedere la cassa integrazione. Ovvio, non fa piacere nessuno, fermare la produzione per mancanza di ordini. Ma qui si trattava attivare un paracadute di ammortizzatori sociali a tutela dei lavoratori. Positiva anche la circostanza che l’azienda anticiperà ai dipendenti la cassa integrazione». Oggi si terrà un’assemblea nello stabilimento per informare nel dettaglio i contenuti dell’accordo ai settanta dipendenti della cartiera.