Giro di vite per contrastare il rischio di diffusione della malattia dopo il ritrovamento di due carcasse di cinghiali infetti
VOGHERA. Anche Voghera finisce nella nuova mappa elaborata dalla Commissione europea sul rischio di diffusione della peste suina, sebbene solo nella “zona di restrizione I”, quella con meno limitazioni. Nel frattempo si allarga a macchia d'olio il numero dei comuni dell'Oltrepo che finiscono in zona rossa, che passano da 11 a 21. E si amplia anche il raggio della “zona di restrizione I”, la cosiddetta zona gialla.
[[ge:gnn:laprovinciapavese:12965921]]
La Ue, dopo che qualche settimana fa erano state ritrovate due carcasse di cinghiale infette da peste suina in località Torretta di Bagnaria e a ridosso del mulino di Cecima, in territorio di Ponte Nizza, ha deciso di rivedere le zone considerate a massimo rischio per la diffusione della peste suina, spostando anche alcune località che erano in zona di Restrizione I alla zona rossa, ma allo stesso tempo ha ampliato anche la zona gialla includendo Voghera e Casteggio.
I comuni
Nella zona rossa finiscono Retorbido, Torrazza Coste e Codevilla, che prima non comparivano neppure nella zona gialla. Il tutto in considerazione che l'alveo del torrente Staffora da Salice verso Rivanazzano, Retorbido e Voghera spesso è popolato da cinghiali in cerca di acqua e di un po' di refrigerio. Dunque una via attraverso cui la peste suina potrebbe propagarsi velocemente.
Come cambia la mappa
I comuni in zona rossa da oggi diventano 21. A Ponte Nizza, Bagnaria, Brallo di Pregola, Menconico, Zavattarello, Romagnese, Varzi, Val di Nizza, Santa Margherita di Staffora, Cecima, Colli Verdi (località Valverde) si aggiungono: Borgoratto Mormorolo, Godiasco, Rocca Susella, Fortunago, Montesegale, Borgo Priolo, Rivanazzano Terme, Torrazza Coste, Retorbido, Codevilla. In zona gialla rimangono Volpara, Rocca de’ Giorgi, Colli Verdi (Ruino e Canevino) e si aggiungono: Casteggio, Oliva Gessi, Montebello della Battaglia, Montalto Pavese, Corvino San Quirico, Calvignano, Voghera.
[[ge:gnn:laprovinciapavese:12934552]]
I divieti
Va ricordato che nella fascia di zona rossa vige il divieto di caccia, se si esclude quella per il depopolamento dei cinghiali. Chi non abita in uno dei 21 comuni compresi nella zona rossa non può recarsi in questi aree né per una passeggiata nei boschi né alla ricerca dei funghi. Solo i residenti, proprietari o affittuari di seconde case o di boschi e anche i famigliari possono andare alla ricerca dei porcini. Per gli escursionisti è obbligatorio effettuare il cambio di calzature alla partenza e all’arrivo delle escursioni; in particolare occorrerà provvedere al prelavaggio delle suole delle scarpe. E i ciclisti devono lavare le gomme delle bici. Non è possibile muoversi nei boschi tra zone rosse, ma è obbligatorio restare all'interno del proprio comune di residenza. Polizia provinciale, carabinieri forestali e le altre forze dell'ordine si occupano di far rispettare i divieti.
[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) 0616D]]
— ALESSANDRO DISPERATI