GRADO. Paolo Zuliani era molto conosciuto nell’isola ma anche in varie altri parti del nostro Paese. Per diversi anni aveva fatto il musicista, poi si era dedicato alle attività che aveva aperto assieme alla moglie Emanuela. Prima il bar in via Orseolo e successivamente il Bar Duca d’Aosta che in questi ultimi anni aveva letteralmente trasformato. Un locale particolarmente frequentato e apprezzato diventato Lounge Bar & Restaurant Duca d’Aosta, situato nel centro dell’omonima piazza del centro storico. L’attività assomiglia molto ai locali veneziani di un certo tipo che conosceva bene in quanto aveva frequentato per diversi anni il capoluogo veneto come musicista. Il piano bar era la sua specialità ma aveva suonato anche con dei complessi. Una passione, quella della musica che gli aveva trasferito il papà Gino, autore di memorabili canzoni gradesi.
A Grado suonò in varie parti e anche negli anni Novanta all’Isola d’Oro dell’ingresso principale della spiaggia; nel pomeriggio nel giardino esterno, alla sera nella discoteca interna. Suonò inoltre a Firenze, Montecarlo e Cortina d’Ampezzo. Al Duca d’Aosta si occupava in particolare della cucina, la sua passione, con la moglie Manuela Di Bert (la famiglia aveva un panificio pasticceria a Gorizia) ed il figlio Alessio, tra l’altro barman che ha lavorato in prestigiose strutture alberghiere di Venezia, ad occuparsi degli altri settori del locale. Zuliani era stato candidato di Forza Italia per il rinnovo comunale del 2002.
Seppure le speranze erano flebili, non si è lasciato nulla di intentato per trovarlo, pensando che magari fosse finito, trasportato dalla corrente, verso la laguna. «Era un grande musicista e un grande uomo - racconta la moglie Manuela - e ci teneva moltissimo al locale. Ha vissuto alla grande visitando anche assieme a me tante parti del mondo che amava conoscere».
Prima del tragico rinvenimento del marito, Manuela ne aveva ascritto la scomparsa ad un malore: «Era un periodo che non stava molto bene ma continuava a fare sempre ciò che gli piaceva, ascoltava la musica e andava a prendere il sole in barca». Normalmente, racconta ancora la moglie, si recava alla Mula di Muggia dove si fermava; prendeva il sole, si mangiava un panino e beveva un pò d’acqua. Poi, prima del rientro all’ormeggio della Schiusa, Paolo Zuliani si fermava per fare il bagno davanti al Banco d’Orio.