A Sermide, nell’ambito della commissione consiliare sanità, è stato fatto il punto sulla situazione della casa di comunità. La riqualificazione da due milioni di euro dell’ex ospedale verrà finanziata dai fondi del Pnrr, per questo è necessario firmare il contratto con la ditta appaltatrice entro il 30 di settembre, per rispettare i tempi stabiliti da Bruxelles.
Ora si cercano soggetti privati pronti a impegnarsi per sfruttare gli spazi di una struttura che è sovradimensionata rispetto alle necessità della futura casa di comunità. Il rischio è che l’intervento venga ridimensionato, con la riduzione di un piano e con il rischio di lasciarne un altro vuoto.
Il 19 lulgio a Sermide erano presenti diversi operatori dell’ambito sanitario privato, oltre a Mara Azzi, direttore generale dell’Asst, che ha parlato di «massima disponibilità»: «Stiamo compiendo un grande sforzo su queste strutture, ma adesso bisognerebbe pensare a definire cosa inserire, oltre ai servizi di Asst, in questo complesso».
Il tema è riuscire a trovare soggetti interessati a inserire altri servizi legati all’ambito sanitario. «Dobbiamo rispettare i termini e sarebbe bene avere un’idea di massima – ha osservato Azzi – perché l’ideale sarebbe avviare un cantiere unico e fare tutte le opere contemporaneamente. Si potrebbero così garantire anche i lavori con la stessa azienda. Adesso, però, devono essere i soggetti privati a manifestare il loro interesse. La rsa Solaris ha colto l’opportunità di ampliarsi in questi ambienti. Ci sono ancora spazi che rimarrebbero vuoti. Per questo abbiamo aperto due bandi per attrarre soggetti, ma ad oggi sono andati deserti. Siamo disponibili ad aprirne un altro,però deve partire un’interlocuzione».La commissione si è chiusa con la proposta della Azzi di riaggiornarsi mercoledì 10 agosto, con i progetti pronti, con la disponibilità della direttrice a svolgere, in questo lasso di tempo, sopralluoghi, analisi e valutazioni con tutti i privati che possono essere interessati a impegnarsi.
