Jonas Vingegaard si è reso protagonista di una prestazione maiuscola durante la cronometro individuale del Tour de France 2023. Il danese ha giganteggiato lungo i 22,4 km della prova contro il tempo che ha aperto la terza settimana della corsa a tappe più prestigiosa e importante al mondo. L’alfiere della Jumbo-Visma ha infatti rifilato addirittura 4.4 secondi di distacco al chilometro al suo grande rivale Tadej Pogacar, guadagnando ben 1’38” sullo sloveno e rafforzando la maglia gialla (alla vigilia della sfida contro le lancette erano separati da appena dieci secondi).
Quanto visto alla Grande Boucle ha generato una grossa mole di interrogativi e di dubbi tra gli appassionati di ciclismo, che si sono fatti delle domande: lo show di Vingegaard è tutto naturale o c’è qualcosa dietro? In sostanza sono iniziate a veleggiare accuse di doping nei confronti del danese, ormai lanciato verso la conquista del secondo Tour de France consecutivo (oggi ha rifilato quasi sei minuti al balcanico in montagna). Nella mattinata odierna Jonas Vingegaard e Tadej Pogacar hanno ricevuto la visita degli ispettori antidoping per gli esami del sangue e sono stati contollati alla vigilia della diciassettesima tappa tra Saint-Gervais Mont Blanc e Courchevel.
A darne la notizia è stato il sito olandese WielerFlits, secondo il quale gli esami ematologici sono stati effettuati sul pullman delle squadre. Richard Plugge, direttore sportivo della Jumbo Visma, ha dichiarato: “Ne sono più che contento“. Non sarebbero stati rilevati valori fuori dalla norma e lo stesso Plugge ha riferito che Vingegaard si è sottoposto a quattro esami del sangue nelle ultime 48 ore.
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