Abitavano nello stesso condominio, in provincia di Pordenone. La vicina, assistita dall’avvocato Gina Mauro, ha denunciato di aver vissuto per anni un incubo.
Un cinquantaduenne della provincia di Pordenone, difeso d’ufficio, è stato condannato a due anni di reclusione per stalking e al risarcimento di diecimila euro alla parte civile.
La procura ha riunito due procedimenti penali, collocando gli atti persecutori dal 2015 al 2019. L’accusa aveva chiesto la condanna a tre anni e quattro mesi.
Già nel 2014 era arrivato nei confronti del condomino un decreto penale di condanna per interferenze illecite nella vita privata. Era stata la stessa vicina a querelarlo anche quella volta.
La donna aveva così paura di lui che usciva di casa solo se accompagnata ed escogitava stratagemmi per evitare di incontrarlo.
La procura di Pordenone ha ricostruito gli episodi di persecuzione: lui si appostava nelle parti comuni del condominio, la offendeva parlando al telefono con terzi, le sbarrava il passo, la minacciava («prima o poi imparerai la lezione»), la inseguiva, in una occasione l’ha afferrata per un braccio e l’ha strattonata, finché lei non è riuscita a fuggire nel suo appartamento, in un’altra l’ha annusata dicendole «sento puzza di t...», la rendeva oggetto di condotte moleste.