Documenti governativi recentemente svelati rivelano che Tony Blair ha ricevuto un circostanziato avvertimento sul fatto che l’Ucraina temeva che l’Occidente nutrisse una visione troppo “rosea” di Vladimir Putin.
E tutto ciò avveniva due decenni prima dell’invasione della Russia.
In un momento in cui il primo ministro laburista sosteneva che Putin avrebbe dovuto avere un posto al “tavolo alto” internazionale, essendo stato il primo leader occidentale a fargli visita a Mosca, i documenti ora consegnati agli archivi nazionali mostrano che i funzionari ucraini nutrivano forti preoccupazioni in qualche modo preveggenti sugli esiti della presidenza Putin.
Oltre alle rivelazioni sui timori di Blair nei confronti dell’italiano Silvio Berlusconi – e le lettere di ammirazione di Margaret Thatcher al primo ministro laburista – i documenti mostrano che Blair è stato sollecitato dagli aiutanti a non spegnere le aspirazioni di Kyiv di aderire all’UE, sostenendo che la presenza dell’Ucraina all’interno dell’alleanza avrebbe potuto costituire una “barriera formidabile” all’imperialismo russo.
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