Il Napoli sta per affrontare il terzo campionato della propria storia con il titolo di campione d’Italia sul petto. Durante l’estate sono però arrivate molti cambiamenti al di fuori del lato tecnico, mentre in campo per ora si mantiene il cuore pulsante che ha portato la banda Spalletti al tricolore.
In questo momento l’unico sicuro di lasciare la compagnia è Kim Min-jae, che firmerà probabilmente il contratto con il Bayern Monaco al termine del servizio militare in Corea del Sud. Per il resto, si pensa alla cessione di Lozano e Zielinski ad un anno dalla scadenza, ma per il resto gli azzurri vogliono mantenere intatto l’esoscheletro dello Scudetto, a partire dal rinnovo (che sta incontrando qualche ostacolo) di Victor Osimhen e alle lontane sirene inglesi per Khvicha Kvaratskhelia.
Per il momento si è mosso ben poco in entrata. Di ufficiale c’è solo il ritorno in prestito con diritto di riscatto di Pierluigi Gollini, ottima polizza d’assicurazione alle spalle di Meret, ma per il resto sono più chiacchiericci che piste concrete. Con l’addio di Kim manca sicuramente un difensore centrale e almeno due centrocampisti; se i discorsi sulla retroguardia si sono un po’ arenati, hanno preso più campo quelli per le eventuali mezzali, tra un eventuale investimento su Lazar Samardzic come nuovo Zielinski (ma prende quota anche Lo Celso), il pressing su Tousart come mediano d’interdizione e il flebile interessamento in prestito per Ryan Gravenberch, che cerca spazio dopo un anno da poche presenze al Bayern Monaco. Si sa, squadra che vince non si cambia, e De Laurentiis vuole cambiare il meno possibile.
Anche perché vorrà dare a Rudi Garcia, che raccoglie una importante eredità in panchina, il tempo di conoscere almeno la squadra a sua disposizione per poi sedersi con De Laurentiis, il nuovo DS Meluso e la squadra di osservatori, che avrà già una lista stilata dei profili su cui puntare; proprio questo è stato sempre il punto forte del Napoli, il non farsi trovare (quasi) mai impreparato. E poi, anche lo scorso anno il grosso del mercato arrivò tra fine luglio ed agosto, sappiamo tutti come è finita.
Tornando all’allenatore transalpino, qualche dubbio traspare, soprattutto per la sua lontananza dal grande calcio europeo nelle ultime due stagioni e l’esonero all’Al-Nassr dovuto alle bizze di Cristiano Ronaldo. Intanto però ha raggiunto dei risultati non indifferenti in Europa, come la finale di Europa League con il Marsiglia nel 2018 e la semifinale di Champions League in quella strana edizione del 2020. E soprattutto, proprio per la sua lontananza da grandi lidi negli ultimi due anni, è più lui ad aver bisogno del Napoli che il Napoli di lui: potrebbe scegliere dunque di ‘oliare a dovere’ la macchina che gli ha lasciato Luciano Spalletti, con i dovuti accorgimenti per eventuali acquisti e cessioni. Per poi tirare le somme e vedere i risultati.
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