GRADO Grafico umorista, come ama definirsi Giorgio Giaiotto, ma anche importante collezionista di fumetti. Non sapendo cosa avrebbe fatto da grande sin da quando era alle elementari si dilettava a fare disegni di ogni genere che barattava con i compagni di classe. Oggetto di scambio fumetti che, siamo attorno tra il 1945 e il 1948, doveva nascondere per bene per non farsi beccare dagli altri 14, genitori, fratelli e parenti, che abitavano nella stessa casa. Oggi Giaiotto di anni ne ha 85 e con ancora tanta voglia di fare. Collezionista di fumetti, dunque. E non solo i classici Topolino, Paperino o Tex.
«Ho cominciato a leggere il Travaso, il Vittorioso, l’intrepido e l’Uomo Mascherato e poi anche Sciuscià, L’Avventuroso, le Storie di Ridolini, Il Monello; e mi piaceva molto Jacovitti». Una parte di questi fumetti li ha sistemati nella sua abitazione di Grado (risiede nel capoluogo friulano). Come si entra nella stanza l’occhio balza subito alle pareti dove anziché i mobili ci sono scaffali ricolmi di fumetti. Fumetti li ha sistemati anche nel piccolo corridoio mentre nella stanza da letto ha diverse delle sue opere. La sua passione deriva anche dal talento di trasformare in un fumetto un fatto di cronaca e di attualità.
Sono sorprendenti le intuizioni per far diventare interprete principale delle sue illustrazioni la lettera “i”, il gomitolo o, quella che gli ha reso molta fama, l’impronta del suo pollice. Le sue prime vignette risalgono al 1953. La prima in assoluto l’ha pubblicata nel 1953 sulla Settimana Enigmistica; poi tante davvero su Il Travaso e su Il Vittorioso («quelli de Il Vittorioso mi pagavano con una scatola di cioccolatini»).
Entrando nella sua casa di Grado ci si imbatte nei più svariati fumetti, perlopiù serie complete che sono a ogni modo solo una parte di quelli che possiede. Gli altri li tiene a Udine.
Ad esempio a “Paperino e altre avventure” dove nel numero uno del 1937 si incomincia con Paolino Paperino e il Mistero di Marte per poi passare a La Rondine dei Mari, Zorro della Metropoli, Elio Fiamma nel 3000, Braccio di Ferro, Le Disavventure di Paolino Paperino e per chiudere Will Sparrow Il Pirata del Cielo. E poi, per fare un altro esempio ci sono Le sensazionali avventure del Cavaliere Mascherato il cui primo numero è titolato Il Solitario della Foresta e che all’epoca vedeva impegnati a battersi a suon di copie uno con l’altro due editori in quanto se uno pubblicava Il Cavaliere Mascherato l’altro pubblicava invece le avventure de Il Fantasma Mascherato.