«Del bisogno di alloggi popolari non può farsi carico solo il Comune capoluogo. Occorre che ciascuno faccia la sua parte perché la casa è un diritto». Il sindaco di Mantova Mattia Palazzi continua a ripetere il suo appello ogni qualvolta la giunta di via Roma, come è successo anche ieri, si trova ad esaminare la valutazione ambientale strategica correlata alla variante generale dei Piani di governo del territorio dei Comuni dell’hinterland. Qualche settimana fa era toccato a Bagnolo San Vito, ieri agli ex Comuni di Virgilio e Borgoforte fusi in Borgo Virgilio. Anche ieri Mantova, con la sua osservazione, ha chiesto anche a Borgo Virgilio di farsi carico dell’offerta di alloggi popolari e «supportare la previsione diffusa di abitazioni destinate alle fasce di popolazione più deboli, anche integrando la previsione di servizi abitativi pubblici, sociali e transitori».
Borgo Virgilio, osservano da Via Roma, «risulta essere, dopo Mantova e Porto Mantovano, il Comune più popoloso e con il maggior numero di nuclei familiari mononucleari non europei e con minori. Su un totale di 88 alloggi destinati a Servizi abitativi pubblici (49 di proprietà comunale e 39 di proprietà Aler), solo 71 risultano assegnati, mentre sette sono liberi e 14 sfitti per carenze manutentive». Le famiglie mononucleari sono quelle più presenti a Borgo Virgilio e costituiscono anche la tipologia più frequente di assegnatari in quanto 33 alloggi su 71 sono assegnati ad una sola persona.
A fronte di questi dati Mantova riscontra, però, una bassa offerta di unità Servizi abitativi pubblici di dimensioni inferiori ai trenta metri quadrati (solo uno su un totale di 79 alloggi Aler e comunali) e «non risulta nel Comune di Borgo Virgilio un’offerta di Servizi abitativi temporanei, seppure siano servizi di alta priorità in quanto necessari per fornire risposta emergenziale ai nuclei più fragili».
Secondo la programmazione di servizi abitativi per il triennio 2023-2025, saranno assegnabili nell’Ambito in tutto 385 alloggi (di cui 79 sociali e 31 temporanei) «la cui ubicazione sarà per l’88% sul territorio del capoluogo. A Borgo Virgilio è prevista, quindi, l’assegnazione di tre alloggi comunali e uno dell’ Aler».
Mantova precisa che «non si tratta di osservazioni che riguardano specificamente Borgo Virgilio». Osservazioni analoghe verranno fatte per tutti i Comuni del Piano di zona per «evitare che l’edilizia popolare continui a concentrarsi solo sul territorio del capoluogo, con le conseguenze sociali ed economiche che questa concentrazione genera per Mantova».
