GORIZIA. Si restringe il perimetro della gestione dei campi da calcio cittadini. A livello temporale, visto che il rinnovo effettuato dal Comune in quattro casi su sei vale un solo anno, e anche per il numero di società che hanno dimostrato non tanto la volontà, quanto ancora la capacità di assumersi l’impegno. I due anni di pandemia, che hanno ridotto il volume dei praticanti a livello giovanile, e il rincaro dei costi di acqua, luce e gas hanno avuto degli effetti molto concreti. Dopo la decisione, già annunciata, del Lucinico di non proseguire più l’attività per scioglimento, a metà giugno al Comune è arrivata la comunicazione del Piedimonte, dalla fine del 2022 senza più tesserati calcio, della mancata riuscita del progetto di rinascita dell’attività calcistica. Le due società, quindi, hanno rinunciato in partenza alla gestione dei due impianti che ne sono stati finora la casa.
I gestori
Il Comune ha trovato una sponda nella Pro Gorizia, che sta dimostrando di avere le spalle larghe a sufficienza. Tanto da assumere la conduzione dei due impianti, oltre che di casa propria, lo stadio “Bearzot”, in questo caso per un anno, fino al 30 giugno 2024. Anche la concessione del campo San Giorgio di Lucinico vale un anno, mentre per Piedimonte si tratta di due anni sportivi, permettendo così al Comune di presentare domanda di contributo regionale per la trasformazione del fondo di gioco in sintetico. La Pro Gorizia vi contribuirà con la sostituzione delle lampade delle torri fari, installando luci a Led o, in alternativa, contribuendo ai lavori programmati dal Comune. La gestione del campo di Lucinico porta con sé invece per la Pro Gorizia la disponibilità a mettere in sicurezza l’impianto dove necessario. A fronte degli incontri che si sono susseguiti nel corso della primavera tra le società, il consigliere delegato allo Sport Giulio Daidone, l’assessore ai Lavori pubblici Sarah Filisetti e gli uffici, il Comune ha riconfermato poi la gestione del campo di Sant’Andrea perun anno all’Asd Juventina e quella dell’impianto di Straccis all’Asd Azzurra sempre per un anno sportivo. Lo stadio Baiamonti resta affidato all’Audax Sanrocchese, ma per due anni, così da consentire la alla società di presentare domanda di contributo regionale per trasformare il campo di sfogo in campetto regolamentare in sintetico.
Orizzonte breve
I rinnovi hanno tutti un orizzonte molto breve e diversamente non poteva essere, come spiega lo stesso Comune nell’atto con cui sono stati formalizzati gli affidamenti, visti gli aumenti davvero importanti delle forniture di energia (luce e gas). Allo stato attuale non è possibile attivare procedure d’appalto a lungo termine a causa, in sostanza, degli attuali corrispettivi di gestione, «non sufficientemente adeguati all’attuale situazione economica visti gli aumenti generalizzati dell’ultimo anno, in particolare delle utenze ma non solo». L’intenzione dell’ente locale, anche a valle dell’impatto della pandemia sulla pratica sportiva, è non a caso quella di effettuare un monitoraggio complessivo di tutti e sei gli impianti di calcio comunali. Si parla della reale fruizione dei campi, soprattutto quelli di Lucinico e Piedimonte, e degli “obiettivi costi di gestione” alla luce dei rincari delle utenze. Solo al termine del periodo di osservazione, tecnica e gestionale, per il Comune sarà possibile provvedere a un inquadramento aggiornato in funzione di una prospettiva pluriennale.
Costi e regole
La spesa complessiva della gestione dei sei impianti per il Comune è di 165.595 euro lordi per un anno sportivo (dall’1 luglio al 30 giugno del prossimo anno). L’importo riconosciuto per Sant’Andrea è di 40.500 euro, per Campagnuzza di 40.600, per Baiamonti di 24.395, per Straccis di 25 mila, per Piedimonte di 17.600 e per Lucinico di 17.500. Il Comune ha ritenuto di ripristinare l’obbligo per i gestori di corrispondere un canone annuo al Comune che, però, è poco più che simbolico (1.000 euro per i primi due impianti e 500 euro annui per gli altri). Come in precedenza i gestori potranno incassare le tariffe per l’utilizzo da parte di terzi stabilite dal Comune, che per Piedimonte e Lucinico ha comunque deciso siano dimezzate, e arrotondare con le entrate dei chioschi. I campi di Piedimonte e Lucinico dovranno in ogni caso dare sfogo alle esigenze dell’Azzurra e di Piedimonte.
Spazio al rugby
Nel quadro si inseriscono la richiesta dell’Asd Gorizia Rugby di poter avere a disposizione degli spazi e la conseguente decisione del Comune di offrire all’associazione un’area di proprietà da destinare alla disciplina. In questo modo l’associazione potrebbe concretizzare il progetto di lavori, a proprio carico, per la creazione di un campo omologato da rugby. Il Comune non esclude, quindi, che un ragionamento in futuro possa essere effettuato rispetto agli impianti di Lucinico e Piedimonte, dove, comunque, il rugby pare andrebbe sempre a convivere il calcio.