L’artista concettuale Protey Temen lavorerà ispirandosi alla biblioteca
La Teresiana vista con gli occhi di Protey Temen. L’artista concettuale, in visita a Mantova in occasione di una sua mostra alla galleria Corraini, ha visitato la biblioteca e ne è rimasto affascinato. È nato così “Preserving Clouds” un progetto site specifc che in autunno diventerà una mostra. «Il titolo della mostra è rimasto in inglese di proposito - ha detto Pietro Corraini, della casa editrice che in collaborazione con il Comune organizza l’appuntamento - perché evoca il tema della conservazione dei dati in un confronto concreto tra materiali antichi e prodotti dell’epoca contemporanea, stimolando riflessioni sul ruolo della biblioteca e sulla sua trasformazione, necessaria per continuare a tramandare la conoscenza, stimolando l’immaginazione dei visitatori attraverso l'interazione dinamica tra storia e innovazione».
Sarà una sorpresa per tutti l’esito finale del lavoro, un’opera d’arte collettiva che coinvolgerà gli studenti e il personale della biblioteca. «È venuto già due volte - ha raccontato la direttrice della biblioteca Teresiana Francesca Ferrari - e, oltre che dall’architettura e dal patrimonio conservato, Temen è rimasto colpito da un piccolo particolare, i buchi dei tarli tanto in assonanza con uno dei suoi gesti artistici, traforare la carta. Sono certa che dopo la sua permanenza tutti noi avremo uno sguardo diverso». L’opera dell’artista russo che vive e lavora a Berlino è caratterizzata dall’intento esplorativo delle intersezioni tra scienza e vita quotidiana, e la loro rappresentazione attraverso media differenti come video, disegno, libri e installazioni. Sarà dunque un dialogo intenso tra passato e presente, tra arte e scienza che porterà alla realizzazione di una mostra che verrà inaugurata il 6 ottobre alle 18 nelle due sale monumentali della Teresiana.
«L’opera di Temen è tesa a sottolineare il ruolo della biblioteca quale centro vitale per lo scambio di conoscenze in cui convergono forme di espressione tradizionali e contemporanee - ha detto l’assessore al Sistema Bibliotecario Alessandra Riccadonna - La biblioteca rappresenta un luogo in cui dal sapere consolidato attraverso il tempo si sviluppa la creatività; l’opera di Temen esplora, con grande capacità evocativa, proprio questa dimensione».
Temen è un media-artist multidisciplinare le cui opere sono spesso realizzate sotto forma di installazioni totali di grafica, video-arte, scultura e pittura. La sua pratica si muove verso la creazione di immagini astratte per esplorare e visualizzare le connessioni e i legami tra scienza, arte e visual data. Temen ha fondato e gestisce la “Inner School of Open Studies”, progetto artistico multidisciplinare presentato al Moscow Museum of Modern Art nel 2017. Sviluppa parallelamente una ricerca che l’ha condotto a fondare diversi movimenti artistici come il Dobrotarism (2007) a il Surritualism (2014). La mostra “Preserving Clouds” segue, a due anni di distanza, l’esposizione celebrativa della pubblicazione del 60° numero della rivista “Un Sedicesimo”, realizzata in collaborazione con Corraini Edizioni. La mostra sarà visitabile dal 7 ottobre al 30 novembre.