D. Hanfmann b. (WC) F. Lopez 6-2 6-4
Ha provato a opporsi in tutte le maniere allo scorrere del tempo. Feliciano Lopez ha salutato il tennis e lo ha fatto a casa sua, Maiorca, sulla superficie da lui più amata, l’erba. C’erano davvero tutti: i tifosi in piedi ad applaudirlo, la moglie, il figlio, Toni Nadal, direttore del torneo di Mallorca, e persino il suo amico Rafa Nadal, quest’oggi collegato con un videomessaggio mentre nei giorni precedenti era apparso in tribuna.
A suonare l’ultimo round un tedesco, Daniel Hanfmann, che ha provato a non far trasparire le emozioni e ha chiuso l’atto finale in suo favore 6-2, 6-4. Hanfmann il duro, mentre tutti gli amanti delle grandi favole hanno sperato in un epilogo differente. Ma l’emozione, gli anni hanno fermato il tutto: Feliciano ha detto basta e lo ha fatto alla sua maniera, danzando sull’erba, provando ad arrivare spesso e volentieri a rete per cercare di divertire e divertirsi.
E’ stato n. 12 al mondo con 7 titoli conquistati in carriera, tre volte ai quarti di finale di Wimbledon. Si è iscritto a ben 79 tabelloni principali consecutivi di Slam, dal Roland Garros 2002 fino a quando non è riuscito a qualificarsi a quello dell’edizione 2022. Anche la capacità di battere Rafa Nadal e Novak Djokovic nel suo palmares.
Feliciano ha tenuto a “0” il suo ultimo turno di battuta e non è riuscito a ribellarsi allo strapotere di Hanfmann tutto servizio e diritto che ha fatto calare il sipario.
Dopo l’intervista di rito del vincitore, la commozione ha preso il sopravvento sul campo di Maiorca. Col suo bimbo in braccio ha ascoltato il videomessaggio di Rafa Nadal che ne ha sottolineato le sue doti: “Sempre corretto, uno di quei giocatori con cui è sempre stato speciale sfidarsi“, ha ricordato il maiorchino che poi gli ha augurato il meglio per la sua vita.
Feliciano non ha trattenuto le lacrime, celate dal tentativo di suo figlio di sottrargli il microfono spesso e volentieri: “Ringrazio Toni Nadal per avermi dato la possibilità di chiudere a casa mia, su una delle superfici per me speciali. Sono contento che sia arrivato questo momento che chiude una carriera per me speciale. Il tennis è stato tutto per me e ho sempre avuto come obiettivo quello di fare divertire il pubblico e di divertirmi. Ringrazio i miei fan e mio padre che mi ha fatto prendere la racchetta a cinque anni per farne uno scopo di vita. Infine, ringrazio mia moglie, la madre di mio figlio, sempre dietro le quinte a soffrire e a gioire per me”, ha dichiarato singhiozzando il tennista spagnolo. Lo spagnolo atipico dal gioco stiloso ha lasciato un segno nel tennis.