AVIANO. Non tocca per ora la Base di Aviano, l’escalation della crisi tra la Wagner e la Russia. Almeno per il momento, perché se il potere dovesse destabilizzarsi le ipotetiche conseguenze sulla sicurezza (e la dotazione di armamenti) sarebbe un discorso da gestire a ben più alti livelli.
Un sabato normale, all’aeroporto di Aviano, reduce da una esercitazione internazionale in ambito Nato, che l’ha visto protagonista con gli alleati e una ampia mobilitazione di uomini e mezzi, con il codice di sicurezza rimasto sul Bravo, secondo di quattro livelli, mai sceso dopo l’11 settembre.
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«La missione del 31° Fighter wing – fa sapere la Base di Aviano – continua ad essere quella di mantenere aerei e personale in elevato stato di prontezza, come sempre». F-16 e relativo personale sia per aeromobili sia per difesa, in sostanza, è sempre pronto a reagire a qualsiasi eventualità, in collaborazione con la rete di protezione internazionale garantita dal sistema Nato.
«Continueremo a mantenere questa prontezza – prosegue la Base di Aviano – in tutti i settori e a rafforzare le nostre collaborazioni con gli alleati e con i partner della Nato».
Il 31° Fighter wing ha appena partecipato a “Defender 23”, un’esercitazione congiunta multinazionale diretta dagli Stati Uniti con alleati della Nato e partner in Europa.
Si è conclusa venerdì e ha coinvolto 7 mila soldati americani e 17 mila alleati di venti nazioni. «Air Defender è necessario perché viviamo in un mondo più pericoloso.
Mentre affrontiamo la più grande crisi di sicurezza in una generazione, restiamo uniti per mantenere i nostri Paesi e la nostra gente al sicuro», ha affermato la portavoce della Nato Oana Lungescu.
L’ambasciatore Usa in Germania Amy Gutmann prima della maxi-esercitazione aveva detto: «Sarei piuttosto sorpreso se un leader mondiale non prendesse atto di ciò che questo dimostra in termini di spirito dell’alleanza: e questo include anche il signor Putin».
Imponente il dispiegamento di mezzi. Sei aerei da trasporto C17 provenienti da Washington e tre C-130 Hercules delle forze della riserva aerea statunitense provenienti dalla base di Keesler.
Il 521° Air Mobility Operations Wing, che supporta operazioni strategiche di trasporto aereo in 19 postazioni fisse in Europa, Africa e Medio Oriente, ha schierato tre Air Mobility Teams tra Larissa in Grecia e Saragozza in Spagna. Ad Aviano erano giunti personale e mezzi dal 724° Air Mobility Squadron e un’unità del 521° Amow.
Nelle ultime settimane, infine, il perimetro dell’aeroporto in prossimità della linea di volo, ovvero della pista, è stato oscurato sia sul versante Roveredo-Aviano sia sul versante Roveredo-Budoia, impedendo ai curiosi di osservare ciò che avviene all’interno.
Non accadeva dalla fine degli anni Novanta, quando Aviano fu strategica nelle missioni in Bosnia. Dalla Base, tuttavia, hanno precisato che si tratta di «una operazione di routine» perché «la copertura viene sostituita «quando si rovina».
