“Storie e dettagli dell’avifauna mantovana” è il sottotitolo della mostra fotografica “Aves”, inaugurata ieri e allestita nella palazzina gonzaghesca della riserva di Bosco Fontana. E nelle tre sale in cui sono esposti gli scatti di Davide Meggiorini le storie raccontano davvero molto. Un lavoro di ricerca condotto con insieme ai naturalisti mantovani, un “fermo immagine” di una realtà che può rapidamente mutare. A rivelarlo è anche la scelta stilistica del bianco o nero, da sfondo alle diverse specie di uccelli ritratti invece in natura: «Sì, c’è un motivo che è un messaggio – spiega l’autore – la scomparsa degli alberi comporta l’inevitabile conseguenza della scomparsa di tante specie».
Oltre alla bellezza che irrompe nei soggetti ritratti a distanza ravvicinata, traspare ciò che Meggiorini vede nella fotografia: un mezzo di sensibilizzazione. «Verso un mondo che muta celermente intorno a noi: parlando con i naturalisti della prima ora emergono racconti di abbondanza di specie che noi non vediamo più» riferisce il fotografo mantovano, una laurea in scienza e gestione della natura, una passione per gli habitat e le specie che gli è valsa menzioni in premi internazionali. Il corridoio migratorio del Mincio e le sue zone umide sono beni preziosi e Meggiorini le scandaglia da tempo. Il progetto “Aves” nasce nel 2020.
I grandi pannelli sono corredati da didascalie scientifiche: anche di specie neo-insediate, come la multicolore Ghiandaia marina. L’obiettivo spazia dal minuscolo Rigogolo (5 grammi appena) al raro Grillaio, un rapace, e narra delle devastanti attività del bracconaggio mantovano, con dati messi a disposizione dal gruppo carabinieri forestali di Mantova.
Gli onori di casa sono stati di Gianfrancesco D’Ambrosio, comandante del Centro biodiversità di Bosco Fontana con il colonnello Alberto Ricci del gruppo di Mantova, che l’autore ha ringraziato, con Ersaf, Wwf, Comune di Marmirolo, Parcobaleno e i parchi regionali Mincio e Oglio Sud. La mostra è aperta fino al 2 luglio dalle 10 alle 18. Info: 0376-295933.
