foto da Quotidiani locali
Nuove giornate di passione per i pendolari della Milano-Mantova. Partenza ritardata di ottanta minuti venerdì sera, un’ora e un quarto di ritardo nel primo pomeriggio di oggi e ripercussioni a catena sugli altri treni che percorrono la linea. A segnalare il ritardo di venerdì è la Cna di Mantova: «Il treno delle 20.20 Milano-Mantova partito con oltre ottanta minuti di ritardo nella serata del 23 giugno – afferma il portavoce Franco Bruno – alla rabbia sacrosanta e legittima dei pendolari mantovani di Trenord, Cna pone l’accento su una situazione diventata insostenibile che penalizza fortemente la collettività e il sistema economico mantovano. A questo punto le energie mentali si sono esaurite per commentare una situazione surreale». Oggi è invece toccato al regionale 2165 programmato in partenza da Milano Centrale alle 12.20 con arrivo a Mantova alle 14.18. La partenza effettiva posticipata di nove minuti non era quasi stata notata dai passeggeri ormai abituati, se non fosse che il convoglio si è poi fermato a Castellucchio per un guasto a un passaggio a livello come comunicato a bordo. L’intervento del personale tecnico ha risolto il guasto dopo circa un’ora di stop sui binari. Ripartito da Castellucchio verso le 15.30, all’arrivo a destinazione ormai il ritardo era di un’ora e un quarto. Contemporaneamente veniva annunciato che «per controlli straordinari del regolatore della circolazione ferroviaria» il treno 2174 Mantova-Milano non era partito alle 14.42 come da orario bensì con cinquanta minuti di ritardo. Stessa sorte per quello delle 16.42 da Mantova: partito con sessanta minuti di ritardo e rallentato per guasti ai passaggi a livello lungo la linea. E quello delle 17.15 da Milano Centrale è invece partito da Codogno sempre per lo stesso passaggio a livello a Castellucchio che ha visto ritardare il Cremona-Mantova delle 16.15 di altri trentotto minuti.