I golfisti del PGA Tour continuano a darsi battaglia nel Travelers Championship (montepremi 20 milioni di dollari). Lo storico evento, nato nel lontano 1952 sotto il nome di Insurance City Open, dopo le prime 36 buche vede al comando una coppia di protagonisti. Si tratta degli americani Keegan Bradley e Denny McCarthy, che guidano la leaderboard con lo score di -15 (125 colpi).
Per Bradley ottimo round da -7 che gli consente di raggiungere in vetta il connazionale. I battistrada vantano due lunghezze di margine sullo statunitense Chez Reavie, mentre con -11 in quarta posizione troviamo Eric Cole. -10 e quinto posto in coabitazione per l’americano Zac Blair e l’australiano Adam Scott, seguiti con -9 dal padrone di casa Chesson Hudley, e dagli australiani Lucas Herbert e Min Woo Lee.
Sul percorso par 70 del TPC at River Highlands di Cromwell (Connecticut, Stati Uniti) chiude la top ten con il punteggio di -8 un foltissimo gruppo composto dal norvegese Viktor Hovland, dal canadese Corey Conners, dallo svedese Ludbig Aberg, dall’argentino Emiliano Grillo, dal sudcoreano Sungjae Im, dal rappresentante di Taipei Kevin Yu, dal nordirlandese Rory McIlroy, ed infine dagli statunitensi Greyson Sigg, Brian Harman, Alex Smalley, Austin Ekroat e Xander Schauffele.
Giornata interlocutoria per Scottie Scheffler. Il numero uno dell’Official World Golf Ranking non va oltre il par restando inchiodato a quota -7. Ancora peggio Jon Rahm, che scivola nel +1 giornaliero subendo il taglio con lo score complessivo di -2. Nulla da fare infine per Francesco Molinari. Il torinese, pesantemente staccato dopo la prima giornata, con orgoglio sigla un buon -3, ma saluta la compagnia con un totale +1.
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