TRIESTE All’epilogo di una perfida, debilitante malattia, ci ha lasciati Franco Giorgini, uomo con il mare nel cuore, come è connaturato nelle persone tra le più genuine delle nostre terre. Personaggio poliedrico ricco di entusiasmi e di fervida iniziativa, Giorgini visse due vite. Quella professionale, di grande prestigio (fu Primo commissario di bordo con la Compagnia di navigazione Italia su Michelangelo, Raffaello, Augustus), e poi quella da imprenditore, quando l’epoca dei grandi “liner” cominciò quel declino di cui Giorgini non volle essere partecipe. Si dimise dal suo gratificante ruolo, sbarcò alla fine degli anni ’70, e la sua innata predisposizione alla curiosità e all’istinto relazionale gli fecero rilevare in viale Miramare un suggestivo, ma sonnolento caffè, frequentato da una clientela di una certa età che passava mattinate e pomeriggi a leggervi i giornali.
Giorgini apprezzò quel ruolo, ma immaginò di dargli un connotato completamente diverso alla sera per attrarre anche il pubblico giovane. Introdusse novità, iniziative, eventi, prestigiosi barman e disc-jockey, un modo tutto nuovo di proporsi al pubblico. Nacque il California Inn, un’American Bar e una discoteca che per un trentennio, fino al cambio di millennio, scandirono le serate più alla moda tra le giovani generazioni ma anche tra i non più giovanissimi amanti di un effervescente, intrigante dopocena. Si può dire che a Trieste la movida nacque a Barcola, al California Inn, un’icona del divertimento per generazioni. Lo fu per il geniale intuito di Giorgini, che si manifestò con grande successo dopo l’austera esperienza di alto ufficiale di bordo.
L’amore per il mare di Giorgini, dopo sbarcato, si manifestò anche con l’istituzione di una scuola per patenti nautiche, quelle di sci nautico, con contatti con gli Usa per valorizzare il mondo della vela, con l’impegno per portare a Trieste campionati internazionali di off-shore. Ma Barcola fu il suo vero amore, tanto da organizzarvi una celebrazione ferragostana cui parteciparono decine di migliaia di persone. Da quell’evento nacque l’idea di istituire – assieme a un gruppo di amici – il Premio Barcola, un riconoscimento ideato per sfatare il detto triestino del “no se pol” con un più ottimistico e coinvolgente “se se vol, se pol”. Con questo spirito il Premio Barcola ha reso onore a persone, enti, società che con il loro operato hanno promosso l’immagine di Trieste in Italia e nel mondo. Un premio divenuto di grande prestigio, da decenni ormai un classico per la città.
Sulla scorta di quell’intuizione, nacquero anche le edizioni di “Trieste corre a New York” per portare sul palcoscenico mondiale della Grande Mela spicchi di cultura, arte, spettacolo, imprenditorialità triestini incastonati nelle manifestazioni collaterali della prestigiosa Maratona podistica.
Oggi la scomparsa di Giorgini e la visione del suo mitico California Inn in stato di abbandono riempiono di tristezza, ma tra chi ebbe la fortuna di conoscerlo, più che mai riecheggia invece il suo “se se vol, se pol”.
Franco Giorgini nacque a Monfalcone 85 anni fa. E lì, alla Marcelliana, alle 12 di domani si terrà la cerimonia funebre. Lascia la moglie Rita e i figli William e Sara.