Nuvole nere minacciose sull’orizzonte del futuro della Staff. Da alcune ore si fanno sempre più insistenti le voci, confermate, di una possibile vendita del diritto sportivo alla Real Sebastiani Rieti. La squadra del vulcanico presidente Pietropaoli riscatterebbe così la delusione della mancata promozione sul campo dopo essere arrivata ultima alla Final Four di serie B a Ferrara che ha lanciato nella nuova categoria Vigevano e Luiss Roma.
I dirigenti biancorossi non sarebbero riusciti ad allestire un budget adeguato alla nuova e più onerosa stagione di serie A2. Venerdì 23 giugno pare sia il D day chiesto da Rieti per chiudere, in un senso o nell’altro, la trattativa. Particolarmente irritato dalla notizia Stefano Berni, direttore generale del Consorzio Grana Padano, certamente il principale sostenitore della società biancorossa fin dai tempi della C2: «Ovviamente trasecolo nel vedere che l’unico sport maschile di livello nazionale non trova adeguato sostegno dall’imprenditoria mantovana. Se il più importante brand di casa nostra, il Grana Padano, investe anche sul basket di Mantova è perché un ritorno di immagine lo garantisce: ne abbiamo la conferma misurata nei dettagli. È noto che anni fa le mie quote degli Stings le ho regalate ma la passione non mi è mai mancata. Ho sempre dato una grossa mano nella raccolta del budget anche subito dopo gravi problemi di salute dai quali sono, grazie a Dio, guarito. Se gli Stings dovranno cessare per mancanza di risorse sarò dispiaciutissimo. Ma alla fine mancano solo 300mila euro e non li trovassimo allora saremmo una città di barboni». Più o meno di un quinto, pare, del totale delle risorse necessarie per allestire un campionato dignitoso.
«Non stiamo parlando di 3 o 4 milioni - riprende Berni -. Anche i tifosi potrebbero fare come a Treviso, Treviglio o Bologna lanciando una sottoscrizione popolare. Se la società sarà costretta a mollare sarebbe davvero un fallimento mantovano. Già la pallavolo femminile Volta ha rinunciato all’A2. Lo facesse anche il basket, sarebbe davvero una débâcle».
Ma, da inguaribile ottimista, Berni non vuole credere alla fine di questa grande storia sportiva, tanto da dettare le sue linee di mercato: «Oltre a Iannuzzi, vanno tenuti Sherrill, a meno di offerte dalla serie A, nonché Calzavara e Veronesi».
Difficile raccolta economica a parte, tra i motivi di attrito per la dirigenza in tema di spese aumentate ci sarebbe anche l’esborso per l’utilizzo della Grana Padano Arena che, giusto a luglio, cambierà nome in PalaUnical. Un affitto che passerebbe da 25 a 40 mila euro. Nei giorni scorsi il presidente Cenna si sarebbe lamentato al riguardo con il sindaco Mattia Palazzi al quale sarebbe stata anche notificata la stessa difficoltà ad andare avanti. Il primo cittadino, dal canto suo, si starebbe muovendo per sollecitare l’imprenditoria mantovana a sostenere gli Stings.