GORIZIA Dopo averne accompagnato le serate d’infanzia e d’adolescenza con le sue trasmissioni, Piero Angela ha conquistato anche molti degli studenti goriziani alle prese con la maturità. In tanti hanno scelto per la prova scritta di italiano – che ieri ha aperto l’esame per un migliaio di maturandi in tutto l’Isontino – la traccia che prendeva spunto dal libro del giornalista e conduttore “Dieci cose che ho imparato”, riflettendo sugli sviluppi della tecnologia, sui tempi che cambiano e sulla società che evolve.
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«Oggi un po’ tutti noi dobbiamo fare i conti con un costante cambiamento, dobbiamo stare al passo con l’innovazione che non si arresta mai», dice Andrea Salvatore La Rosa, della 5C del liceo scientifico Duca degli Abruzzi e primo in assoluto a terminare la sua prova in viale XX settembre, poco dopo le 13. «Direi che è andata bene, ho realizzato un tema che giudico molto buono – dice con sicurezza -. L’impatto con l’esame non è stato terribile, immaginavo un’atmosfera più rigida e invece siamo stati messi a nostro agio». Per il futuro, Andrea Salvatore punta in alto. Letteralmente alle stelle: sogna di lavorare in ambito aerospaziale, magari alla Nasa, e per questo studierà Ingegneria aerospaziale a Udine o Fisica a Trieste. Si vede medico invece il suo compagno di classe Tommaso Gaspardis, uscito per secondo, anche lui dopo aver scritto un tema ispirato ad Angela, con una riflessione sulle derive spesso negative che lo sviluppo tecnologico può portare nella società. «Non sto vivendo con particolari ansie l’esame, perché ritengo sia importante anche godersi questa esperienza», dice, raccontando che in estate ad attenderlo ci sarà un altro momento particolarmente formativo, un camp internazionale in Turchia dove potrà conoscere tanti coetanei di tutto il mondo.
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La prima “lei” a consegnare il tempo è stata Ester Bernardis, della 5A dello scientifico. Ha scritto un testo argomentativo sull’attualità segnata da velocità, tecnologia e cronica assenza di pazienza ed attesa. «La mia notte prima degli esami? È stata tranquilla, sapevo di aver fatto il mio dovere», dice Ester, che intanto ha già superato il test di Medicina per l’università. Elisa Bidut e Noemi Taverna, della 5A del classico, sono state invece le più veloci al Dante Alighieri: Elisa ha scelto l’analisi testuale di Quasimodo, Noemi la traccia argomentativa sull’attualità. Ad attenderle ci sarà una vacanza al mare assieme, mentre un domani le loro strade potrebbero essere differenti: Noemi punta su Giurisprudenza, Elisa si prende ancora un po’ di tempo («intanto non vedo l’ora di finire l’esame») prima di decidere la facoltà alla quale iscriversi.
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«Non erano le tracce che mi aspettavo onestamente, anche perché non abbiamo affrontato autori come Quasimodo o Moravia durante l’anno – racconta invece Eleonora Renier della 5A del Duca degli Abruzzi, che ha scelto a sua volta il tema su Piero Angela -, ma credo di essermela cavata bene ugualmente. Ora sotto con la matematica, l’ostacolo forse più duro». Ottenuto il diploma, Eleonora è attesa invece da una piccola grande rivoluzione di vita: lascerà Gorizia per studiare Psicologia all’Università di Trento.
E anche a Monfalcone è stato Piero Angela il più gettonato dalla maggior parte degli studenti del liceo scientifico Buonarroti (88), del Brignoli-Einaudi-Marconi di Staranzano (161) e anche del Pertini (121). Nella prima giornata degli esami di Stato il “sipario” si è alzatoalle 8.30 per la consegna delle tracce, da svolgere in un tempo massimo dello svolgimento di 6 ore.
Impressioni positive da parte della presidente di Commissione Gisella Combo e dalla professoressa di Lettere, Sarah Quali, al Bem per le quali però sono state “trascurati” in genere gli argomenti di letteratura. «Abbiamo notato tanta maturità nei ragazzi – dicono – corretti e puntuali nel loro comportamento, ma soprattutto decisi nello scegliere quasi subito la possibile traccia del tema». Come è successo ad esempio per la gran parte del gruppetto di studenti dell’indirizzo di Relazioni Internazionali (Lisa uscita alle 12.20, Federico, Noemi, Luca e Jungic Anja), per il brano tratto dal testo di Piero Angela dove si sottolinea come l’autore attribuisca un valore essenziale alla creatività umana nella corsa verso l’innovazione.
Più variegata, invece, la scelta del tema al liceo scientifico Buonarroti, come confermato dalla professoressa di Diritto del liceo sportivo, Marialuisa Nappi. Sono spuntate anche due tracce della tipologia “A” di analisi del testo (uno poetico e uno in prosa), il primo di Salvatore Quasimodo, premio Nobel tra gli autori più proposti con “Alla nuova luna”, della raccolta “La terra impareggiabile” pubblicata nel 1958. È stato chiesto ai maturandi di rispondere una serie di domande di comprensione, oltre all’analisi del testo.
Le studentesse Iris Clemente e Noemi Spessot del linguistico hanno scelto il brano tratto da “Gli indifferenti”, romanzo d’esordio di Alberto Moravia «perché ci ha ispirato all’ultimo momento». Anche al Pertini di Monfalcone gli studenti dell’indirizzo turistico, dopo la preoccupazione iniziale, sono rimasti soddisfatti delle tracce dalle quali è stato possibile scegliere l’argomento più abbordabile. Oltre all’onnipresente Piero Angela, Bryan di Fogliano, Mirian, Veronica e Carolina hanno optato invece per la tipologia “C”, ossia il commento dell’articolo di Marco Belpoliti, “Elogio dell’attesa nell’era di WhatsApp”, secondo il quale, l’attesa è uno degli stati d’animo meno social che ci siano e saper aspettare è tra le poche vere virtù filosofiche che restano oggi. Aurora, dell’indirizzo socio sanitario, ha scelto invece il testo della Fallaci «per poter argomentare di più».
