foto da Quotidiani locali
Vigo di Cadore
Un nome scelto come buon auspicio in vista dell’appuntamento a cinque cerchi datato 2026. Ancora pochi giorni d’attesa e poi aprirà i battenti sulla strada panoramica che da Vigo conduce a Laggio l’Olimpic Dolomiti Resort.
Nato dalle ceneri del vecchio hotel Dolomiti chiuso vent’anni fa a seguito di un fallimento, porta la firma di due imprenditori del posto, Manuel Calligaro e Sergio Buzzetto. Volti noti per il territorio cadorino: artigiano il primo, titolare della falegnameria Falegno di Pinié, proprietario del ristorante Pino Solitario il secondo. «Abbiamo deciso di unire le forze rilevando il vecchio albergo dal tribunale per lanciare una sfida al territorio: anche a Vigo e più in generale in Centro Cadore può funzionare una ricettività di qualità» hanno spiegato in coro Calligaro e Buzzetto.
Il progetto dell’Olimpic Dolomiti Resort parte da molto lontano. «Era il 2017 quando abbiamo deciso di intraprendere questo percorso» ha sottolineato Manuel Calligaro, «abbiamo trovato l’importante collaborazione di due importanti studi di progettazione, Out Line 74 di Cortina e Pb Associati di Treviso che ci hanno aiutato anche nell’intercettare qualche contributo finanziario. Passi importanti per raggiungere il nostro obiettivo. I tempi si sono inevitabilmente dilungati per via delle vicissitudini che hanno caratterizzato il mondo, Covid compreso. Nel frattempo è arrivata la bella notizia dell’assegnazione a Milano – Cortina delle olimpiadi invernali 2026, a quel punto scegliere il nome è stato fin troppo facile». Una struttura di grandi dimensioni, che per il momento metterà a disposizione dell’utenza otto mini appartamenti, monolocali e bilocali comprensivi di angolo cucina. Tutta la struttura è stata realizzata con materiali di qualità, la gran parte dei quali rigorosamente a chilometro zero.
«Il ringraziamento principale va a tutti coloro che in questi anni ci hanno dato una mano» ha aggiunto Manuel Calligaro, «l’apertura dell’Olimpic Dolomiti Resort rappresenta solo il punto di partenza del progetto che abbiamo in testa. Amplieremo in un secondo momento il numero delle camere, passando da otto a dodici, ma intendiamo realizzare all’interno della struttura, che si presenta di grandi dimensioni, anche una Spa. Per il momento ci limiteremo ad offrire alloggi, l’intento è quello di favorire con l’apertura della struttura l’intera componente economica del territorio, bar e ristoranti in modo particolare. Un altro piccolo grande sogno che vogliamo realizzare a breve è quello di aprire in un’ala, una bottega adibita alla vendita di prodotti tipici del territorio. Abbiamo accolto positivamente l’intento dell’amministrazione comunale di migliorare l’appeal turistico di Vigo. Nel nostro piccolo speriamo di poter contribuire a raggiungere l’obiettivo, dando contestualmente un segnale di speranza per tutti: in Centro Cadore ci sono i margini per offrire al turista una ricettività di gran qualità, in linea con le aspettative legate alle olimpiadi invernali».