Fumata nera per il reparto di Cardiologia dell’ospedale Oglio-Po: nessuno dei medici selezionati per coprire i buchi in organico ha dato infatti la sua disponibilità all’assunzione. La carenza di medici specialisti è un problema nazionale; al momento, peraltro, la situazione nel presidio di Vicomoscano è particolarmente grave: dal primo marzo scorso i cardiologi operativi sono solo due, più il primario. Il fabbisogno quantificato dall’Azienda socio-sanitaria territoriale di Cremona è di altri cinque medici.
Per fornire un termine di paragone: il fabbisogno per il Maggiore di Cremona, ospedale di ben maggiori dimensioni, è quantificato in sole quattro unità. Per almeno tamponare tali carenze in organico, l’Asst cremonese ha indetto a gennaio un concorso pubblico per l’assunzione a tempo indeterminato di cinque medici. Raccolte le candidature ed effettuate le relative valutazioni, è stata stilata una graduatoria comprendente tre medici già in possesso della specializzazione in Cardiologia (o disciplina equipollente) e venti medici iscritti all’ultimo anno della scuola di specializzazione. È seguita la fase dell’interpello.
Ebbene: solo i candidati classificati al quarto, sesto, dodicesimo e tredicesimo posto, tra quelli iscritti all’ultimo anno della scuola di specializzazione, hanno comunicato l’intenzione di accettare la proposta di assunzione a tempo indeterminato, ma solo al presidio ospedaliero di Cremona. Non appena completeranno il percorso di studi, prenderanno effettivamente servizio. Nessun altro dei ventitré candidati ammessi si è detto disponibile a essere assunto alla Cardiologia del presidio Oglio-Po. Come noto, al momento il reparto di Vicomoscano è chiuso, e i quattro letti sono stati temporaneamente trasferiti presso l’unità coronarica della Terapia intensiva, così da garantire l’effettuazione delle ferie estive al personale; ma ad autunno, alla riapertura, le carenze in organico saranno di nuovo evidenti. Bisognerà trovare soluzioni per coprire nell’immediato il fabbisogno e per rendere più attrattivo il reparto in un’ottica di lunga scadenza.