Un operaio che scappa a gambe levate, un altro che viene bloccato e risulta senza contratto, pezzi di ponteggi raffazzonati e, a completare il quadro sconfortante, il datore di lavoro reticente e arrogante, che rifiuta qualsiasi tipo di collaborazione.
Così ieri mattina i funzionari dell’Ats con il personale dell’ispettorato del lavoro hanno chiuso un cantiere edile in città, in via Carlo Levi (a Montata Carra)dove c’è in corso un intervento di ristrutturazione di una casa di due piani. All’arrivo del gruppo, uno degli operai è fuggito, presumibilmente perché non era in regola, mentre l’altro, un tunisino, aveva il permesso di soggiorno ma non un contratto di lavoro. Il direttore dei lavori, l’ingegnere coordinatore dell’intervento, è risultato in vacanza all’estero, e il titolare dell’impresa edile, una ditta di Porto Mantovano, lo stesso paese del committente privato, ha opposto una veemente resistenza ai controlli.
Il cantiere è risultato privo della documentazione inerente la sicurezza e sui rischi contro la caduta dall’alto.
Ai cantiere sono stati messi i sigilli: resterà bloccato fino a quando risulteranno ottemperate tutte le misure di sicurezza e i dipendenti saranno messi in regola.
