foto da Quotidiani locali
Dovranno essere abbattuti dei tigli secolari per costruire il nuovo asilo nido a Montagnana. Non sono tuttavia d’accordo alcuni residenti, che in questi giorni hanno fatto partire una petizione.
L’attuale asilo nido della città murata, che si trova in via IV Novembre, a pochi passi dall’ospedale, ha necessità di mettersi al passo con le più recenti norme in materia di sicurezza. Si è dunque palesata la necessità di crearne uno nuovo, grazie soprattutto al milione e mezzo di euro ottenuti con il Pnrr. La decisione del Comune è stata di realizzarlo all’interno del parco delle scuole elementari “Mazzini”: qui trovava spazio un’ex scuola, l’allora “Manzoni”, con classi differenziali, che verrà demolita per procedere con una nuova costruzione.
La capienza, quindi, passerà dai 40 bambini attuali a 51, con possibilità di estensione fino a 60, numeri che però obbligano ad almeno 700 metri quadrati di edificio. Uno stabile più grande, che quindi porterà all’abbattimento di alcuni tigli secolari che si trovano all’interno della zona.
Alcuni residenti non ci stanno e hanno deciso sottoporre al Comune una petizione per esprimere «viva preoccupazione e ferma opposizione a tali interventi che prevedono l’abbattimento degli alberi esistenti, ritenendo che questa scelta vada a impoverire il verde cittadino. I tigli sono piante secolari, autoctone, molte delle quali già danneggiate dal fortunale di due anni or sono, che tuttavia sempre hanno dimostrato il loro valore come rigeneratrici non solo dell’aria, ma anche dello spirito». I cittadini che firmano la petizione ritengono «importante la tutela del patrimonio arboreo, dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni». Gli stessi ricordano l’importanza di quelle piante, capaci di essere riparo per i militari feriti nel corso della prima guerra mondiale, per poi diventare vera e propria aula all’aria aperta per generazioni di studenti.
Il Comune risponde subito ai timori dei residenti e promette: per ogni tiglio rimosso, altri due verranno piantumati. «Quando avremo il progetto in mano capiremo effettivamente quanti tigli verranno abbattuti, ma ora non possiamo saperlo con precisione», afferma il sindaco Gian Paolo Lovato. «Mai abbiamo voluto distruggere il territorio, proprio per questo promettiamo che verranno piantati il doppio degli alberi, perché siamo i primi a combattere contro il cambiamento climatico e a salvaguardare l’ambiente. L’asilo nido è ormai una necessità per la popolazione, e gli spazi che abbiamo sono questi, anzi, il parco verrà valorizzato ancora di più, perché vogliamo far vivere le giornate ai bambini immersi nella bellezza del verde».