Il mercato di piazza delle Erbe deve essere sistemato al più presto. L’assessore alla Cultura, Andrea Colasio è pienamente d’accordo con il collega del Commercio Antonio Bressa, sulla necessità di ricompattare i 26 banchi sopravvissuti in piazza delle Erbe e sulla necessità di renderli più belli vista la storia che rappresentano.
«Il mercato giornaliero della frutta e verdura è esso stesso cultura e bisogna fare di tutto per non farlo morire e riqualificarlo in tutti suoi spazi, dal Palazzo delle Debite sino al Volto della Corda», spiega Andrea Colasio che ieri mattina ha fatto un lungo viaggio tra i banchi del mercato, «Per capire l’importanza della sua storia basta andare a leggere il libro di Giovanni da Nono, pubblicato nel 1340 in cui racconta che nella piazza sul lato est del Palazzo della Ragione c’erano quattro i settori dedicati al commercio. Ossia quelli dei ferri, degli osei, delle erbe e della frutta. Ormai è stato accertato che si tratta del mercato più antico d’Europa, assieme a quello limitrofo, che si trova sotto al Salone».
Colasio dice esplicitamente cosa bisognerebbe fare per rispettare la bellezza e la storicità del mercato in rapporto alla prospettiva esterna del Palazzo della Ragione, tenuta sotto controllo continuamente dalla Soprintendenza.
«Mi sono affacciato dalla lunga balconata a fianco del Salone e ho visto un “paesaggio” che non avrei mai voluto vedere. Quasi tutte le tende dei banchi della piazza sottostante sono sporche e decolorate e contrastano non poco con quello che è il paesaggio dell’intera piazza. Subito dopo ho fatto un giro tra i banchi dei fruttivendoli e mi sono reso conto dei troppi spazi vuoti, specialmente nella parte centrale vicino alla fontana piccola, dopo che tanti ambulanti hanno gettato la spugna».
In molti hanno lasciato per motivi economici oppure sono stati mandati via dal Comune perché in ritardo con i pagamenti del plateatico o perché non pagavano le tasse ed i contributi previdenziali ed assicurativi.
«Il lay out attuale è un colabrodo», prosegue Colasio, «Quindi è giusto andare, in tempi brevi, verso una ricompattazione generale dei banchi e, dove occorre, verso una riqualificazione estetica dei singoli banchetti. Ieri mattina, ad esempio, ho visto il lato B di un banco che era veramente brutto. I fruttivendoli devono rendersi conto che gestire i propri spazi ottenuti in concessione dal Comune in centro non è la stessa cosa della gestione in altre zone, devono sempre tenere in mente che stanno lavorando in una piazza che, da sempre, rappresenta una delle icone più importanti della città sia in senso storico che culturale».
Antonio Bressa ha già annunciato che la nuova sistemazione dei banchi in piazza delle Erbe dovrebbe avvenire durante l’estate, ma gli ambulanti non sono d’accordo tra di loro. Alcuni la ricompattazione la farebbero subito. Altri sono contrari perché attualmente avrebbero una posizione di privilegio rispetto agli altri.