Pavia. «La piscina di via Folperti, il primo settembre riaprirà al pubblico». Ne è certo l’assessore allo Sport, Pietro Trivi, che proprio questa mattina incontrerà la dirigente di settore, Patrizia Achille, per discutere dei termini del bando con il quale si affiderà a un operatore il contratto - ponte necessario a coprire il periodo tra l’uscita dall’impianto di Piscina Melegnano e l’arrivo del nuovo gestore definitivo. Ma nel mondo dello sport c’è chi teme che i tempi siano ormai troppo stretti.
Dal 2 agosto
La società che gestirà l’impianto sportivo fino al 30 giugno - Piscina Melegnano, appunto - restituirà le chiavi al Comune il prossimo 2 agosto. Ha da poco firmato una transazione con il Mezzabarba per chiudere consensualmente la vicenda del project financing immaginato nel 2017 e mai iniziato per il rincaro, nel frattempo, dei costi di materie prime ed energia. Il contratto - ponte dovrebbe durare almeno un anno e mezzo, ma il Comune dovrà trovare una società interessata a farsi carico della gestione di un impianto vecchio, con tariffe che, secondo quanto si dice in questi giorni, continueranno ad essere calmierate e, quindi, molto più basse rispetto ad altri impianti di proprietà di privati. Intanto le società sportive che utilizzano la piscina di via Folperti stanno cercando di capire quale sarà il futuro dell’ultimo impianto natatorio pubblico rimasto a Pavia.
«I tempi per il bando?»
Tra chi ha incontrato i vertici dell’assessorato allo sport c’è Lorenzo Pedrazzini, presidente della società Pavia Nuoto: «Da quanto ho appreso – dice – l’intenzione dopo il contratto ponte sarebbe di procedere a una manutenzione straordinaria, ma non si parla più della realizzazione di una seconda vasca da 25 metri. Sulle tempistiche per l’affido della gestione temporanea, al momento non ho avuto risposte. Mi hanno detto che è intenzione del Comune applicare le stesse tariffe calmierate dell’attuale gestore, tariffe che comunque erano già basse nel 2015. Inoltre il nuovo operatore dovrà pagare le bollette e farsi carico delle spese straordinarie nel caso si rompa qualcosa. Noi speriamo che entro il primo settembre si trovi qualcuno disposto a far funzionare l’impianto, anche se ho l’impressione che i tempi per pubblicare il bando e raccogliere le manifestazione di interesse sia ormai molto stretto».
Pedrazzini ha anche chiesto se non si possano utilizzare fondi del Pnrr (il Piano nazionale di ripresa e resilienza) per la piscina di via Folperti, ma la risposta è stata che le risorse provenienti dall’Europa sono state dirottate sulla nuova palestra adiacente al PalaRavizza. La piscina coperta di via Folperti, pur essendo un impianto ormai datato e con molti problemi di funzionalità, è comunque il punto di riferimento principale per centinaia di appassionati di nuoto che desiderano praticare il loro sport a prezzi abbordabili. Nonché una realtà importante per i tanti genitori che vi portano i figli a lezione di nuoto.
