Divisione Nazionale, Serie A, Eccellenza, di nuovo Serie A e poi Serie A1, Super 10, di nuovo Eccellenza, TOP12 e infine TOP10. Di cosa parliamo? Del massimo campionato italiano di rugby che nella sua storia ha cambiato nome otto volte e che ora cambia ancora. Sì, perché dall’anno prossimo lo scudetto se lo giocheranno le nove squadre iscritte alla Serie A Elite.
A deciderlo l’ultimo Consiglio Federale della Fir, che ha scelto di rinominare sia il massimo campionato maschile sia quello femminile, uniformando i due tornei che, dunque, dalla stagione 2023/24 si chiameranno Serie A Elite Maschile e Serie A Elite Femminile. Almeno fino al prossimo cambio.
La nuova denominazione dei campionati, cui viene affiancata una revisione completa dell’identità visiva delle due principali competizioni domestiche, si inserisce in una più ampia strategia di sviluppo che tiene in considerazione il ruolo centrale del torneo maschile e di quello femminile nello sviluppo dell’alto livello nazionale, al servizio della maglia azzurra, perseguendo al contempo un nuovo traguardo sul fronte dell’uguaglianza di genere.
La denominazione “Serie A Elite” riposiziona i due principali tornei anche in chiave comunicativa e di marchio, rendendoli facilmente identificabili come vertici del movimento nazionale verso il pubblico generalista.
Foto: Alfio Guarise – LPS
