foto da Quotidiani locali
CANDIA CANAVESE. Seguire le sue gare davanti alla tv o meglio ancora dal vivo è sempre un'emozione indescrivibile, è questa la sensazione che si ha nel vedere all'opera il canoista candiese Gabriele Casadei, 20 anni, portacolori delle Fiamme Oro, ma in precedenza della società candiese Lago di Candia Sport. L'attesa prima di una sua prova è sempre spasmodica, poi quando finalmente la gara inizia, è impossibile non ammirarlo per il suo modo inconfondibile di pagaiare e di voler dettare sempre il ritmo della gara.
Casadei ha nel dna questo sport, che ha conosciuto per caso quando era bambino, come spiega lui stesso: «Vedevo sempre gli altri che si allenavano in acqua e mi ha incuriosito questa attività sportiva. Si stava sempre a contatto con la natura – spiega Casadei – e così mi sono deciso ed ho voluto provarlo. La mia grande fortuna è poi stata quella di aver conosciuto una persona che mi ha aiutato molto, Misha Vartolomei, il quale si è accorto che avevo del potenziale ed ha insistito parecchio, insegnandomi prima di tutto a credere sempre in me stesso e poi a non arrendermi mai. Sono così andato avanti, allenandomi con grande determinazione ed intensità per poter essere il più possibile pronto alle gare. E le soddisfazioni sono arrivate, insieme con il podio».
A proposito poi di gare, Casadei si sofferma sulla miglior gara della sua carriera, come spiega: «La vittoria più bella è stata certamente la vittoria del mondiale under 23 di canoa in Portogallo, nel 2021 – commenta Casadei – una gara davvero memorabile e che non mi aspettavo di vincere, anche se sapevo che potevo fare bene. È stata la vittoria finora più bella conseguita e la prima di una certa importanza».
Riuscire a vincere un titolo mondiale e recentemente anche un europeo è sinonimo prima di tutto di grande preparazione, non soltanto dal punto di vista fisico, ma anche mentale, come racconta ancora Casadei: «Preparo le gare effettuando tre settimane di allenamento in cui bisogna avere sempre la massima concentrazione e curare nel minimo ogni singolo dettaglio, mentre la settimana che porta alla gara, il lavoro è di scarico, con allenamenti non molto intensi e si simula la gara. Non va però dimenticato anche l'aspetto mentale, una componente molto importante per riuscire a fare bene anche quando la gara è molto difficile a causa di avversari che non regalano un centimetro».
Ora Casadei partirà a breve per il ritiro di Sabaudia per preparare al meglio i campionati europei di Cracovia dal 21 al 25 giugno, poi i mondiali ad Auronzo di Cadore, in programma dal 5 al 9 luglio e successivamente la qualifica olimpica di Duisburg a fine agosto, tutti impegni che si preannunciano molto impegnativi, ma che non spaventano assolutamente Casadei. «Sono tre appuntamenti molto delicati – commenta il giovane atleta – che vanno preparati al meglio, perché è molto importante continuare ad ottenere i risultati che sinora ho conseguito, con grande abnegazione sotto tutti i punti di vista. Oltre allo sport però, dovrò pensare anche allo studio ed è mia intenzione di continuare e iscrivermi al corso di laurea in scienze motorie. Portare avanti sport difendendo i colori delle Fiamme Oro, di cui sono orgoglioso e fiero e scuola - conclude Casadei- non sarà affatto facile, ma servirà programmare al meglio ogni cosa per riuscire a districarmi». —
Loris Ponsetto