TARVISIO. Si chiama Karlo, come il guardiacaccia che lo catturò sui monti Dinarici in Croazia dove vagava dopo aver perduto la madre quando era ancora cucciolo. Martedì 13 giugno è stato trasportato in Friuli dallo zoo di Bajanice in Slovacchia dove era stato riabilitato, per essere liberato nella foresta di Tarvisio.
«Con il suo arrivo si completa il progetto UlyCA2 per il ritorno delle linci nelle Alpi Giulie», annuncia il ricercatore Paolo Molinari, coordinatore del Progetto Lince Italia dell’Università di Torino.
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Si tratta di un progetto avviato due anni fa che nei mesi scorsi ha registrato altri quattro inserimenti, con l’obiettivo di rafforzare sul territorio la popolazione della lince, il mammifero autoctono più raro nel panorama faunistico italiano, che rischia di scomparire.
La prima è stata Margy, una femmina di 3 anni del cantone del Giura, in Svizzera. Il suo nome è stato scelto dal capo progetto generale Raffaele Pio Manicone. È stata liberata il 9 marzo 2023, la seconda è Sofia di 6 anni, sempre del cantone del Giura, rilasciata il 16 marzo
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Il 16 maggio sono stati liberati Jago, maschio di 3 anni, quindi Talia, femmina di 2 anni che porta un nome scelto dai bambini delle scuole elementari di Tarvisio. Entrambi provengono da Vrancea in Romania. Le prime due si sono spinte in Carinzia, gli altri sono rimasti e vagano sulle Alpi Giulie.
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Dal 13 giugno con loro c’è anche Karlo, salvato da una morte certa: le giovani linci, infatti, seguono la madre per i primi 11 mesi prima di diventare indipendenti. Da soli, hanno poche possibilità di sopravvivere. Il cucciolo Karlo, infatti, si avvicinava alle case in cerca di cibo. È stato portato allo zoo Bojnice in Slovacchia, un centro specializzato per la riabilitazione delle linci.
ULyCA2 è un progetto che fa capo a Carabinieri forestali e Progetto Lince Italia dell’Università di Torino e si occupa degli aspetti tecnici e logistici. Importante il supporto ricevuto da Wwf Italia, Germania, Svizzera e Austria, oltre alla collaborazione del gruppo di lavoro “Caccia e lince” che riunisce le associazioni venatorie regionali. —
