PAVIA. Un’altra scena di sesso in centro storico immortalata da un passante. Ma questa volta sono le 17.30 del pomeriggio. I due si trovano in piazzetta Regisole, sui gradini di una porta laterale del vescovado. A terra una bottiglia di birra. «Non è la prima volta che accade qui, la settimana scorsa è accaduta la stessa cosa», precisano dai comitati civici che parlano di «degrado inaccettabile», mai arrivato a questi livelli. Situazioni analoghe si sono verificate in altre zone del centro. Da via XX Settembre, dove nei mesi scorsi, di notte, una coppia era stata vista fare sesso, alla centralissima piazza della Vittoria. E ancora: via della Rocchetta, via Siro Comi, vicolo San Sebastiano, piazza del Carmine. I residenti stilano un elenco impietoso che dà la misura di un degrado che, spiegano, «è iniziato tantissimi anni fa e continua a peggiorare». E poi ci sono la droga e l’alcol.
Non è solo movida
«Nonostante tutto ciò, ci sentiamo dire che questa è solo movida – dice Maria Grazia Losa di MovidAltrove -. Eppure l’alcol scorre a fiumi e ogni angolo del centro è buono per consumare sostanze stupefacenti. Quattro anni fa, intorno all’una di notte, ho assistito ad una scena di sesso sotto i portici di Annabella e un anno fa sempre vicino al vescovado. Chi risiede in centro ormai non si meraviglia più di nulla. Queste scene sono in linea con quanto accade ormai sistematicamente e da tempo. Tutto questo è Pavia, una città costellata da bar e ristoranti, aperti senza limiti, con musica altissima che fa vibrare le abitazioni e rende insopportabili le nostre notti». Losa segna in rosso «la mancanza di repressione». «Tutto resta impunito», sostiene la portavoce di MovidAltrove, mentre Paolo Fornelli, del Comitato contro la Malamovida, dice: «Non si tratta di episodi sporadici. Sono il risultato dell’assenza totale di controllo e di una vigilanza che produca verbali e multe. Questa è ormai una città allo sbando, in mano ai barbari, senza decoro. Siamo esasperati. Da 20 anni ripetiamo le stesse cose, rimanendo inascoltati. E così la situazione continua a peggiorare». «Quando ci lamentiamo, ci sentiamo rispondere di lasciare la città per la campagna, perché i centri storici ormai sono in queste condizioni – fa sapere Losa -. È assurdo, anche se in tanti hanno deciso di cambiare casa, con la conseguenza che la zona centrale della città si sta spopolando».
La richiesta: più controlli
«Non si vedono vigili in giro, solo una pattuglia ogni tanto – sostiene Fornelli -. Nessuno che infligga una multa a chi sporca o controlli i dehors. Però piazza del Lino è la dimostrazione che solo controlli costanti e sanzioni possono dare risultati concreti».
«Ci chiediamo dove sia la vigilanza urbana e dove sia la Pavia città d’arte e di cultura – dicono i rappresentanti dei cittadini che abitano in centro -. Ormai il problema non è più solo quello di riuscire a dormire, ma anche di avere una città decorosa e pulita». «Si ignorano i residenti e si fanno gli interessi degli esercenti – dice Losa -. Avevamo presentato al sindaco un elenco di richieste alle quali non abbiamo ricevuto risposta». E così restano irrisolte anche le questioni del parcheggio selvaggio, con i tavolini che invadono i marciapiedi, e delle strade del centro percorse da auto, furgoni e furgoncini, dei comportamenti incivili.
Stefania Prato