Bandiere a mezz'asta al Senato e a Palazzo Chigi, sconvocati i lavori dell'Aula della Camera, annullati i vari impegni pubblici e politici: il mondo della politica si ferma in omaggio a Silvio Berlusconi. Mentre i funerali di Stato dell’ex premier si svolgeranno mercoledì 14, giorno di lutto nazionale, nel Duomo di Milano. A celebrare le esequie sarà l’arcivescovo Mario Delpini. Il feretro di Berlusconi ora si trova a Villa San Martino, ad Arcore, dove riceverà l’ultimo saluto di familiari e degli amici più stretti.
Funerali di Stato che nel giro di 24 ore sono già divenuti un caso, perché sono in molti ad aver contestato il fatto che non sia stato scelto di celebrare "normali" esequie.
Cosa sono i funerali di stato?
In Italia i funerali di Stato sono regolamentati dall'articolo 2 della legge 7 febbraio 1987, n. 36 e dalla circolare della Presidenza del Consiglio dei ministri del 18 dicembre 2002. Secondo il testo legislativo spettano di diritto alle massime autorità della Repubblica, oltre a tutte le personalità particolari per cui è prevista un'apposita delibera del Consiglio dei ministri. Il testo principale oltre alla legge specifica sull'argomento, è realizzato dal Dipartimento del Cerimoniale di Stato, Ufficio del Cerimoniale, che si occupa propriamente di queste occasioni. Ai funerali di Stato vi partecipano le massime cariche istituzionali e perché le spese sono a carico della Presidenza del Consiglio dei ministri a differenza delle esequie solenni che hanno la stessa forma di quelle di Stato ma le spese non sono assunte da Palazzo Chigi. Nelle spese sono comprese, oltre all’organizzazione della cerimonia, anche quelle di trasporto e sepoltura della salma.
A chi spettano
Sono obbligatorie, salvo che l’interessato o la sua famiglia decida diversamente, per le seguenti cariche: presidente della Repubblica, del Senato, della Camera dei deputati, del Consiglio dei Ministri e della Corte costituzionale, sia che il decesso avvenga durante la permanenza in carica, sia che avvenga dopo. Spettano anche ai ministri della Repubblica ma solo se sono in carica.
Possono, inoltre, essere decise per i «cittadini italiani, stranieri o apolidi, caduti nell'adempimento del dovere o comunque deceduti in conseguenza di azioni terroristiche o di criminalità organizzata».
Chi scorta il feretro
Il feretro viene scortato dai carabinieri in alta uniforme, o appartenenti allo stesso Corpo dello scomparso. Il feretro del Capo dello Stato o di un ex Capo dello Stato è trasportato a spalla da ufficiali inferiori delle Forze armate e dell'ordine, contornato da sei corazzieri ed è preceduto dal capo dell'anticamera presidenziale in livrea che sorregge un cuscino di velluto nero sul quale è adagiato il Gran Cordone dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana. Inoltre, è preceduto dal proprio stendardo abbrunato sorretto da un corazziere o, nel caso si tratti di un ex presidente, dalla propria insegna distintiva abbrunata sempre sorretta da un corazziere.
Il lutto nazionale
Dichiarato il lutto nazionale, il Ministero degli Affari Esteri comunica la notizia alle ambasciate e ai consolati all'estero, mentre tutte le autorità dello Stato devono astenersi da qualsiasi attività pubblica se non di beneficenza; le modalità particolari sono delineate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. Tutte le bandiere degli edifici pubblici (anche all'estero, secondo disposizioni) vengono poste a mezz'asta, e quelle interne sono accompagnate da due strisce di velo nero a cravatta. La bandiera nazionale abbrunata, cioè con velo nero a cravatta, viene esposta esternamente solo nel caso di esequie del Capo dello Stato, in carica o emerito.
La cerimonia
La cerimonia prevede gli onori militari al feretro all'ingresso del luogo della cerimonia e all'uscita; la presenza di un rappresentante del Governo; un’orazione commemorativa ufficiale, a meno che la famiglia non decida diversamente. La corona del presidente della Repubblica ha una posizione distinta rispetto a tutte le altre. In mancanza, assumono posizione distinta le eventuali corone dei Presidenti degli organi costituzionali e la corona dell'ente cui apparteneva lo scomparso.
Per chi sono stati celebrati in passato
Relativamente al solo Duomo di Milano, i funerali di Stato erano stati predisposti nel 2012 per il cardinale Carlo Maria Martini e per il cardinale Dionigi Tettamanzi nel 2017. Tra le personalità che hanno ricevuto i funerali di Stato in Duomo anche Mike Bongiorno e la poetessa Alda Merini nel 2009.