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La festa degli studenti eporediesi, organizzata sulle rive del lago Sirio, ha rischiato di saltare a causa dei ladri. Infatti nella notte tra giovedì 8 e venerdì 9 i malfattori, forzando una delle finestre del bar ristorante dello Chalet Moia sono penetrati all’interno dei locali ed hanno fatto razzia devastando letteralmente il piccolo ufficio in cui l’intera famiglia Moia coordina e programma le attività dell’elegante stabilimento balneare. Dai primi sopralluoghi fatti dalle forze dell’ordine i ladri non hanno lasciato proprio nulla al caso: hanno atteso pazientemente che Dario Moia con i figli Alessandro e Andrea e i ragazzi dello staff finissero di preparare i locali per accogliere gli studenti attesi per il giorno successivo, hanno eluso i sistemi di sicurezza evitando, pare, di venir immortalati dalle telecamere e poi hanno forzato una delle finestre meno esposte dei locali che ospitano la cucina. È entrata una sola persona. Che doveva essere particolarmente agile e di esile corporatura. E soprattutto conosceva la struttura. Reso inoffensivo il sistema d’allarme ha aperto dall’interno una porta ai complici. «Per noi un furto di quasi mille euro, perché questo ci hanno portato via tra denari custoditi per pagare i fornitori che sarebbero passati in mattinata, fondo spese e quasi 200 euro in monete per dare il resto - spiega il titolare Dario Moia - è un brutto colpo perché con gli incassi estivi ci dobbiamo gestire tutta la stagione. Ma quello che fa male è la sensazione di impotenza. È bruttissimo vedere che la tua attività, messa su con mille sacrifici, sia alla mercè di farabutti. Io e la mia famiglia ci rimboccheremo le maniche. Perché siamo imprenditori e non ci pieghiamo di fronte ai problemi. Anche se l’amarezza resta».
Il concetto è stato espresso con identiche parole anche da Claudia Gili Meina, titolare del raffinato ristorante Alla Modina, uno dei più conosciuti dell’area turistica di Ivrea e frequentato da un pubblico non solo eporediese: «Per me il locale è come casa mia e stamattina mi sono venute le lacrime agli occhi per rabbia e delusione - racconta - Mi spiace per il denaro sottratto ma sanguina il cuore nel vedere la scia di devastazione che si sono lasciati dietro i ladri. Hanno arraffato diversi utensili e vini pregiati. Stiamo facendo l’inventario». Intanto gli investigatori stanno visionando tutte le immagini dei sistemi di videosorveglianza non solo dei locali colpiti dai ladri ma anche quelli dislocati lungo la strada che costeggia il Sirio concentrandosi sulle targhe di auto e furgoni che sono transitati tra l’1,30 e le 4,30, orario in cui si presume i malviventi siano entrati in azione. «Intensificheremo i controlli - dicono dai comandi Polizia e carabinieri - ma i numeri non indicano escalation di furti in quell’area».
