VOGHERA. Nel garage uno stranissimo e inquietante nido di vespe di forma insolita e con un altrettanto strano colore blu, come non ne aveva mai visto uno simile: Lucilla Ortani (una delle animatrici del Movimento turismo del vino) ha allertato i vigili del fuoco .
«Sono stati gentilissimi, ma mi hanno spiegato – racconta Lucilla Ortani – che non intervengono più per queste disinfestazioni a meno che il nido di insetti non si trovi nell’abitazione di un disabile con problemi di movimento».
A quel punto la signora vogherese si è rivolta a un amico entomologo in contatto con colleghi che si occupano proprio di individuare potenziali specie”aliene” non legate al territorio. Il nido è stato così spostato e sono state esaminate le larve di questa «vespa blu». E’ arrivato così il verdetto: «Si tratta di una “vespa muratrice” , era un nido di Sceliphron caementarium, detta, appunto, anche vespa muratrice, una specie alloctona di origine nord americana, segnalata per la prima volta in Italia nel 1990 e in Lombardia nel 2008. Non costituisce un problema per le persone e per le coltivazioni».
Le vespe muratrici o vasaio, sono così chiamate perché costruiscono nidi a forma di piccoli otri con palline di fango argilloso. Il problema è che questi aculeati non sono affatto infastiditi dalla presenza dell’uomo e, anzi, sono soliti nidificare nei posti più impensabili della casa: dietro i quadri, negli stipiti delle porte, negli angoli dei libri poco usati e persino, in alcuni casi, nelle tasche dei giubbotti appesi e dimenticati per un lasso di tempo. A Voghera non erano state prima di questi giorni segnalata la loro presenza.
F.G.
