La decisione dopo l’esito di numerose verifiche strutturali. La sindaca di Acquanegra, De Pieri: «Per noi è una situazione gravissima»
Chiuso al traffico dalle 12 di domani. L’esito delle verifiche strutturali, del resto, è chiaro: il ponte in ferro tra Acquanegra sul Chiese e Calvatone, fortemente ammalorato, non è più transitabile. Il verdetto ieri, al termine di un incontro tra i presidenti delle Province di Mantova, Carlo Bottani, e di Cremona, Paolo Mirko Signoroni, e tra i sindaci dei Comuni di Acquanegra sul Chiese Monica De Pieri e di Calvatone Valeria Patelli.
La decisione è stata presa in seguito a numerose verifiche ispettive fatte di recente e dopo diversi incontri tra tutti gli enti interessati con le rispettive strutture tecniche, anche con professionisti specializzati esterni. A questo punto, le Provincie di Cremona e Mantova avvieranno l’iter per adottare soluzioni alternative temporanee ed evitare, nel breve-medio periodo le ripercussioni sulla viabilità e i servizi delle comunità interessate, a partire dalla richiesta di demolizione del bene strutturale vincolato.
Tra le ipotesi prioritarie c’è l’interessamento dell’esercito per la posa di un ponte bailey provvisorio, i cui costi saranno a carico delle Province di Cremona e Mantova in ugual misura. Il traffico veicolare sarà deviato sulla strada statale 10, sulla statale 343 e sulla provinciale 67.
«Come Comune adesso possiamo fare ben poco - commenta Monica De Pieri - Non ci resta che aspettare e vedere come evolve la situazione. Per noi, il fatto che il ponte sia chiuso è gravissimo». Tra i problemi più grandi c’è che, oltre il ponte, sulla sponda destra, è ancora Acquanegra. «All’Oasi delle Bine, per esempio, abita una famiglia di nostri concittadini». I quali, a seguito della chiusura, dovranno affrontare difficoltà apparentemente banali come portare i propri rifiuti oltre il fiume. Per informare tutti i cittadini di Acquanegra, il Comune distribuirà volantini nelle cassette della posta.
