UDINE. Stop alla protesta degli universitari fuori dalla Casa dello studente di Udine. A comunicarlo sono i rappresentanti dell’Unione degli universitari (Udu), che hanno organizzato la manifestazione piazzando fin da giovedì mattina le tende fuori dalla struttura di viale Ungheria, chiusa dal 2017 nella parte destinata a dormitorio.
«In questi giorni abbiamo ricevuto un grande sostegno sia da parte della comunità studentesca che della cittadinanza. Si sono presentati molti esponenti politici e sindacali a cui abbiamo rappresentato le necessità della comunità studentesca – spiega Ambra Canciani, coordinatrice dell’Udu di Udine -. Nel corso del presidio abbiamo accolto con favore le risposte, che valutiamo con cauto ottimismo, da parte di esponenti dell’amministrazione comunale e regionale.
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«L’ateneo si è esposto con una linea chiara e condivisibile sulla necessità di garantire una soluzione al servizio, ora carente, di garanzia degli alloggi per gli studenti», aggiunge Canciani, rifacendosi alle parole pronunciate dal rettore Roberto Pinton, che venerdì ha incontrato i manifestanti in viale Ungheria.
«Da parte dell’amministrazione regionale constatiamo una, seppur tiepida, disponibilità all’apertura di un tavolo che ci aspettiamo diventi permanente e risolutivo.
Siamo ora disponibili ad un esame compiuto, approfondito e circostanziato, con numeri e perizie chiari, delle soluzioni percorribili: non ci accontenteremo di risposte superficiali.
Solo un servizio pubblico può garantire l’emancipazione dal disagio economico e la libera affermazione della comunità studentesca – ribadiscono gli universitari, rimarcando uno dei motivi fondanti della protesta -. È fondamentale fissare alcuni punti, di metodo e di merito: la sola linea che riteniamo percorribile è improntata alla collegialità delle scelte e alla difesa di un servizio che deve continuare ad essere integralmente gestito dal pubblico a garanzia dei bisogni di chi vive una condizione di necessità».
«A dimostrazione della disponibilità a partecipare ad un confronto serio – conclude la coordinatrice dell’Udu - abbiamo deciso di sospendere la manifestazione per valutare, lunedì 29, la propensione dell’amministrazione comunale ad aprire con noi, l’ Università e la Regione, un tavolo in tempi rapidi».