La Milanesiana torna al Borromeo: tre prestigiose serate, dal 29 al 31 maggio nella cornice dello storico collegio pavese, per la rassegna ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, che quest’anno si è data come titolo “Ritorni”.
Il programma
- Lunedì 29, per l’evento inaugurale, il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano e il rettore Alberto Lolli accoglieranno Abdulrazak Gurnah, Premio Nobel per la letteratura 2021, e Ben Okri Booker Prize 1991); i due scrittori dialogheranno con Alessia Rastelli. Gurnah sarà poi insignito del premio Rosa d’Oro della Milanesiana ricevendo un’opera di Gerardo Sacco. Seguirà un momento di musica con la pianista di fama internazionale Gile Bae in concerto. Intervento di Francesco Micheli, fondatore e presidente di Genextra.
- Martedì 30, «Una relazione per un’accademia» tratto dall’omonimo racconto di Franz Kafka, in occasione dei 140 anni dalla nascita, protagonista Tommaso Ragno: lo spettacolo sarà preceduto da un prologo letterario di Mauro Covacich. La piece è pensata anche in occasione del centesimo anniversario della morte di Kafka che ricorrerà nel 2024.
- Mercoledì 31, a trent’anni di distanza da “Oylem Goylem” che lo fece conoscere al grande pubblico, Moni Ovadia tornerà in scena con lo spettacolo «Cabaret Yiddish» accompagnato da Maurizio Dehò (violino), Paolo Rocca (clarinetto), Albert Florian Mihai (fisarmonica), LucaGarlaschelli (contrabbasso) e Mauro Pagiaro (suono).
Il rettore
«Sono molto riconoscente a Elisabetta Sgarbi e felice che anche quest’anno la Milanesiana faccia tappa a Pavia per tre serate d’eccezione attorno al tema dei “Ritorni” che al Borromeo non può che essere caro – commenta il rettore Alberto Lolli – Anzitutto perché è il collegio universitario di merito più antico d’Italia e varcare il portone del nostro palazzo significa immergersi nel passato e ritornare in quello che il cardinal Federigo Borromeo chiamava “il mio collegio”. In secondo luogo perché ogni giorno raccogliamo la responsabilità di rendere attuale la storia con i suoi lasciti per insegnare ai nostri 200 alunni che costruire oggi il proprio domani significa saper ritornare a ieri. Fare discernimento non è un esercizio di fantasia verso il futuro ma di memoria verso il passato, che significa anche rileggere e accogliere il presente, accertarsi per ciò che si è. Mi auguro che questo tema proposto dalla Milanesiana 2023 ravvivi la coscienza collettiva e ci aiuti a far tesoro dei ritorni, senza i quali nessuno saprebbe dove andare, perché il presente non può cancellare il passato senza perdere il proprio specifico senso».
I protagonisti
- Abdulrazak Gurnah ha scritto dieci romanzi, tutti in corso di ripubblicazione con La nave di Teseo; è docente emerito di Letteratura inglese e postcoloniale all’Università del Kent. Vive a Canterbury.
- Ben Okri è nato a Minna, in Nigeria, e vive a Londra. Ha pubblicato numerosi libri, tradotti in oltre 30 lingue e insigniti di diversi premi internazionali.
- Moni Ovadia, nato a Plovdiv in Bulgaria nel 1946, da una famiglia ebraico-sefardita poi trasferitasi a Milano, è oggi considerato uno dei più prestigiosi e popolari uomini di cultura ed artisti della scena italiana. Il suo teatro musicale, ispirato alla cultura yiddish che ha contribuito a fare conoscere e di cui ha dato una lettura contemporanea, è unico nel suo genere, in Italia ed Europa. Nel 2005 a Pavia gli è stata conferita la laurea honoris causa in Lettere e filosofia.
L’ingresso al Borromeo per le tre serate della Milanesiana è libero; serve però la prenotazione a questo link: https://www.eventbrite.it/o/la-milanesiana-33615787791. La rassegna ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi è giunta alla 24esima edizione; iniziata il 22 maggio, proseguirà fino al 24 luglio, coinvolgendo 23 città in 7 regioni,con oltre 60 incontri ed eventi e più di 200 ospiti italiani e internazionali provenienti da diverse discipline.