Rubate poche decine di euro, ma il gesto ha colpito e indignato dirigenti e studenti. Forse in azione la stessa banda
IVREA. Scuole superiori di Ivrea nel mirino dei ladri. Nel giro di 24 ore doppio colpo al liceo Gramsci e all’istituto Cena: potrebbe essere la stessa banda. I malviventi si sono introdotti negli istituti superiori della città, in via Alberton e in via Dora Baltea 7, la succursale del Cena, forzando porte e finestre e hanno preso di mira, in entrambi gli istituti, le macchinette delle bibite e degli snack per sottrarre il denaro contenuto in esse. Al Cena hanno divelto dal muro il distributore cambia-monete, mentre al Gramsci hanno razziato la cassa del bar che però hanno trovato vuota.
I primi ad arrivare, giovedì 25 al Gramsci e venerdì 26 al Cena, sono stati i collaboratori scolastici che, di fronte allo spettacolo di porte e finestre divelte, hanno subito allertato i carabinieri della compagnia di Ivrea che sono intervenuti immediatamente sul posto per i rilievi del caso. Gli studenti alla notizia dell’accaduto si sono mostrati dispiaciuti e al Gramsci hanno dato la disponibilità per aiutare a ricomporre gli ambienti messi a soqquadro dai vandali.
Intanto le indagini sono in corso con l’aiuto delle telecamere di videosorveglianza della zona da cui potrebbero arrivare indizi utili. Probabilmente i ladri sono stati messi in fuga dagli antifurti che si sono attivati al Gramsci tra le 4 e le 5, mentre al Cena tra le 3.20 e le 3.40.
«Spiace che entrino in un luogo come la scuola – ha detto il dirigente scolastico del Gramsci, Marco Bollettino –che dovrebbe essere sicuro e protetto. Aumenteremo le misure di sicurezza che, peraltro, sono già presenti».
Lo stesso dispiacere è stato sottolineato da Enrico Bruno, dirigente scolastico del Cena che ha affermato «che se entri in una scuola per effettuare dei furti, non solo è un episodio spiacevole, ma indica anche uno scarso rispetto, non solo per l’istituzione, ma anche per l’intera comunità. Ovviamente abbiamo preso immediatamente provvedimenti per rafforzare le misure di sicurezza perché, nel caso del Cena, più che il valore in sé del furto, poche decine di euro, è il danno materiale alla struttura e indubbiamente il danno morale».
Dunque, entrambi i rappresentanti delle istituzioni scolastiche sono rimasti colpiti dal gesto, in quanto ritengono che la scuola sia un luogo sacro in cui le nuove generazioni hanno l’opportunità di apprendere, di conoscere e di imparare a vivere nella società, aprendosi la strada per il futuro lavorativo e di cittadini consapevoli, coscienti e responsabili. Negli ultimi anni, infatti, considerato il sempre maggiore disagio giovanile, le scuole mettono in atto progetti e interventi che mirano alla acquisizione della cosiddetta cittadinanza consapevole. Di fatto, però, la scuola senza l’aiuto delle famiglie può fare ben poco. Numerosi gli interventi negli istituti anche dal parte delle forze dell’ordine per far comprendere, attraverso vari progetti, il valore della legalità e del rispetto delle regole. Di fronte a fatti come questi accaduti nelle scorse notti, ci si interroga su quanto possa essere per alcuni semplice, infrangere la legalità incorrendo in reati che mortificano la comunità scolastica e comunque la società in generaleAnastasia Patrelli
