Esulta Stefanos Tsitsipas nell’ultimo match di quarti di finale agli Internazionali d’Italia. Il tennista ellenico ha avuto la meglio contro il croato Borna Coric con il punteggio di 6-3 6-4, in una sfida giocata per lungo tempo ad ottimi livelli ma che poi ha rischiato di complicarsi con un passaggio a vuoto nel finale di secondo set. Ora per lui Daniil Medvedev, che nel pomeriggio ha lasciato solo quattro giochi a Yannick Hanfmann.
I primissimi giochi mantengono le attese della vigilia. Spesso tra i due il confronto è stato combattuto, con tre delle quattro partite giocate finite al set decisivo. E i due non si risparmiano, dando un bel po’ di soddisfazioni al pubblico capitolino. Fino all’ottavo gioco, dove il primo a calare è Coric: un turno di servizio balordo, con tre errori in fila nello scambio, porta Tsitsipas a servire per il set. Il croato reagisce, si procura due palle break ma dall’altra parte il numero 5 non trema: quattro punti di fila e frazione in tasca.
E la chiusura del set si sente anche in quella successiva, poiché Coric inizia a traballare. Nel terzo gioco si trova nuovamente a rincorrere, subendo il break con Tsitsipas chirurgico. E che continua ad esserlo fino all’ottavo gioco, quando d’improvviso si spegne la luce dal 40-15. Il servizio scompare, due doppi falli che complicano enormemente la storia riesumando Coric, mentre il greco sembra perdere la bussola lamentandosi del respiro un po’ troppo affannoso del suo avversario.
Sembra l’inizio di un nuovo match, con Tsitsipas che lancia quei segnali quando scollega la mente e si lascia andare. E invece qualcosa cambia, ritorna la faccia da chirurgo e si mette tutto alle spalle: controbreak immediato ed al momento di chiudere torna preciso nelle fasi di scambio, chiudendo la pratica.
Tsitsipas è stato preciso nei momenti chiave della partita, sbagliando davvero poco, solo otto errori non forzati, e soprattutto ha avuto enormi aiuti dalla prima di servizio, con cui totalizza un 26/29 da applausi. Coric invece concede qualcosina (20/31 con la prima, 12/26 con la seconda) e soccombe in tre occasioni sulle quattro palle break concesse.
Foto: LaPresse
