La settimana Challenger presentava ben due tornei della neonata categoria 175. Oltre a quello di Cagliari, trattato approfonditamente in altri articoli, ci dedichiamo a quello di Aix-En-Provence (terra battuta) dove gli unici azzurri in tabellone erano Riccardo Bonadio e Lorenzo Giustino. Il tennista friulano ha pescato veramente male, avendo trovato all’esordio nientedimeno che Alexander Bublik (n.55 ATP). Si sa come il kazako sia una testa matta e forse proprio su questo contava Bonadio che comunque da parte sua ha messo in campo il meglio del proprio repertorio, non andando troppo lontano dal confezionare la sorpresa. L’azzurro ha spesso messo in difficoltà l’avversario che gli ha anche dato una mano come quando nel primo set, in vantaggio 6-5 e servizio, non è riuscito a chiudere ed è stato costretto ad un tie-break dove comunque non ha corso veri pericoli. Il 7-6(5) 7-5 finale promuove Bublik ma rende anche onore allo sconfitto che, in attesa dell’acuto, sta in ogni caso disputando un’ottima stagione.
Giustino da parte sua è uscito nel primo turno delle qualificazioni battuto 0-6 6-4 7-5 dal gigante, originario dello Zimbabwe, Benjamin Lock che dall’alto dei suoi quasi due metri l’ha bombardato di servizi, meno precisi del solito ma comunque sufficienti per prendere quasi sempre in mano l’iniziativa dello scambio.
Il venerdì, come al solito dedicato ai quarti di finale, propone match molto interessanti tra cui spicca lo scontro tra Luca Van Assche, il nostro favorito per la vittoria finale, e l’inossidabile Andy Murray, che si affronteranno in un match che promette scintille. Ma anche David Goffin, la prima testa di serie Tommy Paul e lo stesso Bublik concorrono eccome per il successo finale.
Al Challenger 50 di Coquimbo (Cile, terra battuta), città portuale capoluogo della Provincia di Elqui, Facundo Juarez, argentino di Mendoza con passaporto italiano, ha disputato un brillantissimo torneo fermandosi solo nei quarti di finale, battuto dal n.293 ATP, il brasiliano Matheus Pucinelli De Almeida (6-3 6-4). In precedenza aveva avuto la meglio prima sul peruviano Jorge Panta (n.462) e poi sul brasiliano Gustavo Heide (n441). Certo non avversari da far tremare i polsi, ma bisogna riconoscere che Juarez sa scegliere i tornei cui partecipare e talvolta, approfittando di tabelloni non propriamente blindati, ottiene discreti risultati. Infatti già tre volte era approdato ai quarti: al Challenger di Campinas nell’ottobre 2022, qualche mese prima al Challenger di Bogotà e infine a Florianpopolis nel dicembre 2021.
Si giocava anche sulla terra battuta di Praga (Challenger 75) e a difendere i nostri colori c’erano Franco Agamenone e Federico Gaio, brillantemente sopravvissuto alle qualificazioni dove aveva ottenuto due vittorie non banali contro Denis Yevseyev (n.81) e Henry Laaksonen (n.218). Entrambi hanno superato un turno, Agamenone contro il francese Hugo Gaston (n.106 ATP) e Gaio col bulgaro Dimitar Kuzmanv (n.191). Ma qui si fermavano, il tennista italo-argentino battuto dallo slovacco Lukas Klein (n.143) col punteggio di 6-3 7-6(6) e Gaio dalla prima testa di serie Filip Krajinovic (n.79) che comunque dovuto faticare non poco, come dimostra ampiamente il punteggio: 6-2 4-6 6-4.