Dopo giorni di scontro, il Senato ha approvato la conversione in legge del decreto-legge Cutro, così chiamato perché è stato varato dal governo nella riunione del Consiglio dei ministri che si è tenuta a Cutro, luogo della strage di migranti avvenuta il 26 febbraio. L'Aula si è espressa con i 92 voti favorevoli della maggioranza e i 64 contrari. Il testo sarà consegnato ora alla Camera, per ricevere l'ultima approvazione e diventare definitivamente una legge. La scadenza è fissata al 9 maggio. È probabile che alla Camera non ci saranno nuove modifiche del decreto.
Una delle norme più discusse contenute nel decreto è quella sulla protezione speciale, il permesso di soggiorno della durata di due anni che spetta alle persone che richiedono asilo, non hanno le caratteristiche per avere lo status di rifugiato o la protezione sussidiaria. Il decreto restringe moltissimo la possibilità di accedere alla protezione speciale, con un emendamento approvato ieri in mezzo alle polemiche e anche alla confusione interna alla maggioranza. L'obiettivo del governo è arrivare ad abolire interamente la protezione speciale, come Giorgia Meloni ha già dichiarato in passato.