Guerra in Ucraina e crimini di guerra: picchiata, minacciata di essere violentata e costretta a scavarsi la fossa. È la testimonianza choc di una ucraina di 57 anni di Kherson ai legislatori statunitensi. Una storia di abusi fisici ma anche di violenze psicologiche.
La storia di Lyubov è stata una delle due potenti e orribili testimonianze condivise ieri con i membri della commissione per gli Affari esteri della Camera Usa in un’audizione sui crimini di guerra russi.
La sua esperienza, insieme a quella del sedicenne Roman, trasferito con la forza in Russia e affidato a una famiglia che ha tentato di indottrinarlo, sono solo alcune delle decine di migliaia di episodi di crimini di guerra che si presume siano stati commessi dal Russi dalla loro invasione dell’Ucraina lo scorso anno. Il procuratore generale ucraino Andriy Kostin, che ha anche testimoniato all’udienza, ha affermato che il suo ufficio ha registrato circa 80.000 episodi di potenziali crimini di guerra e ad oggi ha condannato 31 russi per crimini di guerra nei tribunali ucraini.
L’udienza giunge mentre alcuni legislatori lavorano per raccogliere il continuo sostegno all’Ucraina e spingere l’amministrazione Biden a rafforzare le armi che sta fornendo a Kiev. «Questi sono più che crimini di guerra. Sono crimini contro l’umanità. Quello a cui stiamo assistendo in Ucraina è un genocidio», ha detto il presidente della commissione Michael McCaul. «Il presidente russo Vladimir Putin e gli alti funzionari del Cremlino hanno chiarito che il loro intento è quello di cancellare sistematicamente l’esistenza dell’Ucraina», ha aggiun
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