foto da Quotidiani locali
TRIESTE «La cosa che mi ha colpito di più? Il grande lavoro che sta dietro alla realizzazione degli abiti di alta moda. Immagino questi giovanissimi stilisti che impiegano tutte le loro energie per inseguire un sogno e trasformarlo in qualcosa di tangibile». Lo ha detto, con gli occhi che le luccicavano di gioia, la signora Elizabeth, che martedì mattina ha assistito alla prima visita guidata tra le stanze di Its Arcademy, il museo della moda contemporanea che ha appena aperto i battenti a Trieste.
[[ge:gnn:ilpiccolo:12761487]]
Elizabeth abita in Alto Adige e in questi giorni è in vacanza nel capoluogo giuliano con l’amica Agnes. «La ragazza che gestisce il B&B dove alloggiamo – ha specificato quest’ultima – ci ha detto che non potevamo perderci questa mostra… e aveva ragione!».
[[ge:gnn:ilpiccolo:12761488]]
L’Arcademy si trova al quarto piano di un prestigioso palazzo di fine ’800 in via della Cassa di Risparmio, concesso da Fondazione CRTrieste. Tra le sue mura sono custoditi più di 14.000 portfolio, 1.089 abiti, 163 accessori, 128 gioielli e oltre 700 progetti fotografici realizzati da giovani designer provenienti da tutto il mondo. A raccogliere questi tesori è stata Barbara Franchin, che 20 anni fa ha lanciato il concorso di moda Its – International Talent Support e ha conservato le opere di tutti i concorrenti, alcuni dei quali nel frattempo sono diventati vere e proprie star del fashion come Demna, Matthieu Blazy e Nicolas di Felice.
[[ge:gnn:ilpiccolo:12761488]]
Le due signore sudtirolesi sono rimaste molto impressionate dalle guide che accompagnano i visitatori nella fruizione delle opere, molto professionali e accoglienti. E naturalmente, erano strabiliate dagli oggetti esposti. «A me è piaciuto molto quel cappello coloratissimo e tutto pieno di fiori. Ma non sono mica certa che fosse proprio un cappello… forse era un pullover?». Elizabeth e la sua amica si guardano negli occhi e esplodono in una cristallina risata, tutte contente. «In ogni caso, era un accessorio bellissimo, ci ha messo tanta allegria».
[[ge:gnn:ilpiccolo:12761489]]
La prima esposizione è stata curata da Olivier Saillard, già direttore del museo della moda di Parigi, che ha selezionato le opere di alcuni tra i più ispirati finalisti di Its. E ad ammirare queste creazioni, ieri non c’erano solo gruppetti di turisti, ma anche molti triestini. Tra questi Matilde, studentessa del corso di Giurisprudenza. «Anche se i miei studi sono completamente diversi – ha detto la ragazza – ero molto curiosa di venire qui. Ed è stata veramente una bella sorpresa vedere questi abiti, che in molti casi sono assai distanti dai vestiti che ci mettiamo ogni giorno… quelle che ho visto qui, erano piuttosto opere d’arte indossabili».
[[ge:gnn:ilpiccolo:12761490]]
Ma la cosa più importante, secondo gli organizzatori, non è tanto la possibilità di ammirare i fantasiosi abiti esposti, quanto il fatto che i visitatori si sentano invogliati, attraverso il confronto con le opere, a liberare la loro creatività. Perché l’Arcademy, secondo la Franchin, non dovrebbe essere solo un museo, ma una vera e propria filosofia di vita. Questo ambizioso obiettivo, secondo Antonio, è già stato ampiamente raggiunto: «Sono di Roma ma vivo in questa città da venticinque anni e mi occupo di organizzazione di eventi. Da creativo posso dire che, grazie all’Arcademy, adesso non mi sento più solo: Trieste, finalmente, ha una casa per i suoi creativi. Barbara è riuscita a diventare come una madre per tutti coloro che si occupano della bellezza. Questo luogo è per noi una casa, un osservatorio, un laboratorio, un’incubatrice… e io sento che può incoraggiare gli artisti, aiutarli a tirare fuori le migliori idee che custodiscono nei loro cuori per donarle agli altri». Il prezzo d’ingresso intero è di 14 euro, ma fino al 21 maggio l’ingresso con visita guidata avrà il prezzo eccezionale di 11 euro. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
