La presentazione corrisponde alle ambizioni, tutte globali. La Volkswagen ID.7 è la nuova ammiraglia elettrica del costruttore tedesco che dopo essere stata già ripetutamente esibita e perfino guidata, sempre camuffata, è stata finalmente presentata con un evento che ha riguardato simultaneamente tre continenti, coinvolgendo Berlino, Shanghai (dove per il Salone che apre domani si trovano non solo il numero del gruppo Oliver Blume, ma anche il Ceo del marchio Thomas Schäfer) e New York. La commercializzazione scatterà entro la fine dell’anno in Europa e Cina e con il 2024 la ID.7 arriverà anche in Nord America.
Le dimensioni e le dotazioni (molte delle quali a richiesta) rimandano alla Arteon e alla Phaeton, perché la berlina a zero emissioni supera i 4,96 metri di lunghezza e sfiora i 3 di passo. Per prezzo (in Germania si vocifera addirittura di un entry level da meno di 55.000 euro) e impiego il riferimento è un altro: “La ID.7 è la nostra Passat per il mondo elettrico”, ricorda Imelda Labbè, responsabile marketing, vendite e after sales di Volkswagen.
Per il sesto modello a zero emissioni sviluppato da Volkswagen sull’architettura MEB la manager parla anche di “un nuovo livello di efficienza”. Equipaggiata con la nuova batteria da 86 kWh netti (per la Pro S), l’aerodinamica berlina (il Cx è di 0,23) è accreditata di un’autonomia massima di 700 chilometri nel ciclo di omologazione Wltp. La nuova ID.7 (180 orari di velocità massima) è allo stesso tempo la più bassa (meno di 154 centimetri di altezza) e la più lunga auto della gamma ID, perché supera di una decina di centimetri la declinazione cinese della ID.6.
Oltre all’accumulatore (resta disponibile quello da 77 kWh netti che vale 615 km di autonomia), è nuovo anche il motore da 286 Cv. La trazione della ID.7 è inizialmente solo posteriore, ma è già prevista anche una declinazione con quella integrale, così come è già stata progettata anche l’opzione con carrozzeria station wagon, evidentemente per conservare il riferimento con la Passat. La possibile sfida riguarda quella con veicoli premium come la Tesla Model, le cinesi Nio ET7 e Byd Han o la tedesca Mercedes-Benz EQE, ma anche con la Ioniq 6 della Hyundai.
Sulla ID.7 Volkswagen offre ciò che poi arriverà sul resto della gamma, a cominciare da un nuovo sistema di infotainment basato su uno schermo da 15” e con un software capace di far dimenticare i problemi di quello adottato sui primi modelli elettrici. Chi l’ha già provato giura che funziona alla grande. In abbinamento alla batteria più prestazionale il costruttore offre anche un sistema di ricarica più rapido, da 200 kW. E lancia tecnologie e funzioni premium con le quali punta a solleticare l’attenzione dei clienti di tutto il mondo. Da Shanghai, Schäfer si dichiara ottimista sulle possibilità della ID.7, ma nel suo ruolo non potrebbe dire niente di diverso.
In attesa del listino, Volkswagen anticipa la disponibilità a richiesta sia del tetto panoramico oscurabile elettricamente anche a voce grazie a uno strato in PDLC (Polymer Dispersed Liquid Crystal) sia dei sedili Climatronic adattivi, anche ergoActive, con massaggi e regolazione a 14 vie, sia della climatizzazione con Smart Air Vents, le bocchette attive che distribuiscono meglio e più rapidamente l’aria. Tra le altre cose ci sono anche il migliorato Travel Assist e il parcheggio automatizzato in grado di memorizzare fino a 50 metri di percorso.
Il verdetto sul gradimento estetico spetta ai clienti, ma di sicuro l’abitacolo si presenta non solo spazioso, ma anche funzionale con una plancia lineare e una strumentazione “sintetizzata” e messa a disposizione del conducente su uno head-up display con realtà aumentata.
L'articolo Volkswagen ID.7, presentata ufficialmente l’ammiraglia elettrica dei tre mondi – FOTO proviene da Il Fatto Quotidiano.