TRIESTE Dedicare a Franco Rotelli uno spazio all’interno del Parco di San Giovanni a Trieste e del Parco Basaglia di Gorizia: «sarebbe il modo migliore per ricordare il suo lavoro e il suo ruolo nel profondo percorso di cambiamento vissuto dalla sanità pubblica triestina e isontina». È l’appello lanciato dalla Cisl Funzione pubblica Fvg e dai Pensionati Cisl a un mese dalla scomparsa dello psichiatra lombardo, triestino d’adozione, morto a 80 anni dopo una malattia lo scorso 16 marzo a Trieste.
[[ge:gnn:ilpiccolo:12701462]]
Strettissimo collaboratore di Franco Basaglia, che lo volle suo successore alla direzione dell’ex Opp nel 1979 (poi trasformato nei Servizi di salute mentale), Rotelli ha ricoperto incarichi di rilievo per decenni nella sanità pubblica, come medico e dirigente, in particolare alla guida dell’Azienda sanitaria triestina, e poi pure in politica come presidente della commissione Sanità e politiche sociali in Consiglio regionale con il Partito democratico.
[[ge:gnn:ilpiccolo:12698376]]
Nelle ore successive alla sua morte e in occasione dei funerali da più parti era arrivata la richiesta alle istituzioni di ricordare la sua figura di rilievo nel campo della psichiatria e, più in generale, della sanità, ad esempio valorizzando e digitalizzando il piccolo archivio all’interno del comprensorio di San Giovanni cui Rotelli aveva iniziato di recente a lavorare, raccogliendo documenti e immagini relative agli anni della rivoluzione basagliana, di cui lui stesso fu protagonista. Ora il sindacato chiede formalmente ai Comuni di Trieste e Gorizia, all’Università di Trieste e ad Asugi di dedicargli uno spazio a Trieste e a Gorizia, le due città dove il lavoro di Franco Basaglia e della sua squadra ha avuto inizio.
[[ge:gnn:ilpiccolo:12699262]]
«Da un recente incontro in ambito sanitario è emerso con forza il ricordo del peso e del contributo che Franco Rotelli e l’équipe con cui ha lavorato dopo la riforma basagliana hanno avuto sulla sanità territoriale», spiegano Romina Dazzara della Cisl Fp Fvg e Mario Lapi dei Pensionati Cisl, i due referenti delle realtà promotrici dell’iniziativa.
«Il suo contributo - continuano Dazzara e Lapi - ha evidenziato il passaggio concettuale da sanità a salute, e fare salute significa mettere al centro i bisogni socio-sanitari e di riabilitazione delle persone e degli utenti della sanità pubblica». Franco Rotelli, secondo Romina Dazzara, «si è speso per la riqualificazione dell’ex Opp non solo inserendo all’interno cooperative sociali e altre attività terapeutico-riabilitative, ma anche attraverso una riqualificazione del parco stesso e degli immobili in esso presenti».
[[ge:gnn:ilpiccolo:12701085]]
Come pensionati Cisl, riferisce Mario Lapi, «abbiamo organizzato proprio nel roseto di San Giovanni diverse iniziative e incontri con l’obiettivo di aggregare persone e creare relazioni». Da qui la decisione di chiedere «alle istituzioni, ad Asugi, ai Comune di Trieste e Gorizia e all’Università di dedicare a Rotelli uno spazio all’interno del parco di San Giovanni, che lui tanto amava, e di dare testimonianza del suo lavoro anche a Gorizia, nel Parco Basaglia», che porta il nome di colui che lo volle al suo fianco, insieme ad altri studiosi e specialisti dell’epoca, per cambiare la storia della psichiatria in Italia e non solo.
