foto da Quotidiani locali
«La normativa prevede la valorizzazione delle eccellenze nella scuola, ma premiare gli studenti meritevoli con del denaro è una scelta sbagliata. Anche perché una volta finito il bonus dei 100 euro, tutto torna come prima e al ragazzo questo premio non offre alcuna possibilità di crescita». È il parere del dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Lozzo Atestino, Cinto Euganeo e Vo’, Alfonso D’Ambrosio, sulla decisione dell’istituto Scarcerle di un bonus con soldi a chi ha la media del 9.
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D’Ambrosio è definito un dirigente a dir poco innovativo che ha portato nell’istituto sui Colli Euganei una serie di cambiamenti che non sempre hanno trovato il consenso dei colleghi e anche un aumento degli iscritti, che sono passati nell’ultimo anno da 661 a 758. Ma non sono mancate le polemiche la sua “scuola senza voti” è stata presa di mira su “Panorama” dal giornalista Mario Giordano, contro cui il preside ha depositato una querela.
»Sono dell’avviso che i più bravi devono mettere il loro talento a disposizione dei compagni e della comunità – prosegue il preside sul caso Scalcerle – In che modo? Dando loro la possibilità di avere gli strumenti necessari per approfondire la conoscenza delle materie in cui eccellono, di tenere delle lezioni in classe assieme ai docenti. È sbagliato premiare il bel voto con i soldi».
Nelle scuole che fanno parte dell’istituto diretto dal professor D’Ambrosio i cambiamenti introdotti negli ultimi anni sono stati numerosi. A partire dalla scuola senza zaino, all’attivazione della Dad il giorno stesso in cui furono chiusi i plessi di Vo’ per la pandemia, alla scuola all’aperto fino alla sostituzione dei voti con la valutazione narrativa formativa per le classi delle medie. Valutazione inviata con una lettera in prima persona ad ogni studente che è stata comunicata a marzo. Una missiva in cui la scuola parla direttamente con lo studente attraverso alcuni suggerimenti sulle relazioni con i compagni e insegnanti e consigli su come instaurare meglio il dialogo con i docenti.
Una scelta, quella di sostituire i voti con la valutazione narrativa formativa, che ha innescato qualche critica. In primis quella del giornalista Mario Giordano che in un lungo articolo su “Panorama” del mese di gennaio scorso scrive: “Ma un dirigente scolastico che abolisce i voti e introduce i concetti come felicità interna lorda fa pensare. Se poi si inventa lo spazio per registrare dei Tiktok e lo chiama pure next generation classroom, beh qualcuno dovrebbe fermarlo non solo per la scemenza dell’iniziativa». D’Ambrosio ha quindi depositato una querela con richiesta danni: «Comunico che in caso di vittoria, e non ho mai perso una battaglia in vita mia, tutto il risarcimento sarà donato alle scuole italiane in difficoltà», fa sapere il preside.
Intanto la sua azione innovativa per migliorare la scuola nei comuni dei Colli non conosce sosta. Il 26 aprile inaugurerà l’aula Polistudio, la “Future Classroom”: «Si tratta di un progetto avveniristico, su misura, unico al mondo, anche nella scelta dei colori, delle luci, dell’odore del legno, il gioco di luci e colori, sensori di dati ambientali e fono assorbenza», spiega. A giugno sarà pronta invece la “Stanza multisensoriale”, un progetto realizzato con lo Iuav di Venezia: «Il progetto si chiama Woord Snoezelen e sfrutta gli effetti del legno per la riabilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico, in grado di migliorare lo stato emotivo, riducendo la frequenza cardiaca e i livelli di stress – afferma D’Ambrosio – Una stanza che conterrà il letto ad acqua musicale, l’altalena delle coccole, il tubo a colori, la piscina con le palline, i proiettori per la stimolazione uditiva e visiva».