Un tunisino di 30 anni colpito con un fendente al polso, lesione grave al tendine. Probabile un regolamento di conti
Lite violenta tra cittadini extracomunitari sabato sera sulla spiaggia di Jesolo. Un tunisino di 30 anni è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale di San Donà, nella serata di sabato, dopo che era stato coinvolto in uno scontro accesi con altri due connazionali in una zona appartata sulla spiaggia dove si erano incontrati, probabilmente per un appuntamento. Forse si è trattato di un regolamento di conti, innescato da una discussione subito aggressiva che poi è sfociata nella lite a spintoni e pugni. Uno dei tre stranieri avrebbe estratti un coltello o usato una bottiglia infranta e tagliente. Colpito al polso, il 30enne ha iniziato a perdere molto sangue ed è stato trasferito in autoambulanza all’ospedale di San Donà. Riscontrata una lesione importante al tendine, è stato allora trasferito nella notte, prima all’ospedale di Mestre e poi in Chirurgia a Padova, per essere sottoposto a un delicatissimo intervento di ricostruzione dei tendini e tessuti. Ha rischiato di perdere l’uso della mano e la prognosi è per il momento riservata.
Sull’oscuro episodio sta indagando la polizia del commissariato di Jesolo, dal quale non sono trapelate notizie. Non ci sono al momento testimoni che abbiano assistito alla lite. Episodi come questo non sono comunque rari al lido, soprattutto in apertura di stagione quando si spartiscono ad esempio le zone dello spaccio, in particolare nei fine settimana quando molti giovani frequentano il litorale e i maggiori locali tra piazza Mazzini e Aurora.
Già la scorsa estate si sono verificati numerosi fatti del tutto simili, culminati con la sparatoria in via Verdi, all’interno di un locale, dove un extracomunitario tunisino aveva sparato ad altezza uomo ferendo gravemente un connazionale, per poi dileguarsi ed essere arrestato all’aeroporto di Parigi, un mese dopo, nel tentativo di tornare in Tunisia e fuggire dagli agenti della polizia italiana e francese, che lo avevano individuato grazie a una collaborativa azione di intelligence.
Come hanno sottolineato il prefetto Michele Di Bari e il questore Maurizio Masciopinto in una recente visita al commissariato, per ogni grave reato le forze di polizia sono arrivate sempre al colpevole. Un dato molto importante per la sicurezza a Jesolo, che viene assicurata grazie alla sinergia delle forze dell’ordine. A giugno, il prefetto Di Bari ha confermato l’ invio di rinforzi degli organici per polizia, carabinieri e finanza, come è avvenuto anche nelle festività pasquali.
Ancora una volta si conferma la necessità di garantire dei controlli costanti con agenti e militari in tutto il vasto territorio del lido che è considerato una zona a rischio per lo spaccio, le risse violente, furti e rapine.