foto da Quotidiani locali
Castellamonte
Un nuovo modo di valorizzare le eccellenze del territorio, una in particolare, la ceramica di Castellamonte: è questa l’idea di Cristina Faccio e Corrado Camerlo, ceramisti che hanno da poco aperto un home restaurant dove la preparazione dei cibi e il servizio avvengono rigorosamente in tegami e stoviglie di terracotta.
Si chiama Dal ceramista l’attività collaterale nata dal laboratorio ceramico di Camerlo e ha luogo in una casa dove il fascino della terra rossa di Castellamonte si sprigiona in una perfetta sintesi di tradizione e modernità. «Abbiamo aperto il 29 marzo in una casa in mezzo al verde vicina ai Castelletti, dove la ceramica di Castellamonte è il filo conduttore, dallo stile dell’arredamento alla cucina che proponiamo - racconta Faccio. - Io ho studiato all’alberghiero e con Corrado, visto che avevamo cucinato alcune pietanze interamente nella terracotta, abbiamo pensato di sviluppare meglio questa idea di creare un home restaurant, aperto ad un massimo di 10 persone, piccoli gruppi o comitive, dove tutto è in relazione con la ceramica. Sono in terracotta i tavoli su cui si mangia, i piatti in cui vengono servite le pietanze così come i tegami in cui vengono preparate, i bicchieri in cui si beve. E ogni manufatto è frutto del lavoro del laboratorio ceramico».
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I cibi preparati nella terracotta presentano anche notevoli vantaggi per la salute: «Tra i primi esperimenti c’è stato un brasato, poi il risotto che abbiamo battezzato “del ceramista”, con il salame di patata, poi tante altre pietanze, sulla base della stagionalità dei prodotti e della tradizione canavesana, con le erbe della campagna e ciò che offre la natura - racconta ancora la cuoca dell’home restaurant. - Non occorrono condimenti, perché il tipo di cottura, nei tegami di terracotta, dalla vaporiera alla patatiera, preserva al meglio le caratteristiche dei cibi. In questo modo si mangia anche una cucina sana, oltre che buona. Inoltre, lavoriamo solo su prenotazione, presentando una scelta in vista del fine settimana ai clienti che, tre giorni prima, ci confermano il menù. Le cotture nella terracotta, infatti, possono essere più lunghe e richiedere anche due giorni di preparazione, come nel caso del brasato. Tra le nostre specialità c’è anche il filetto al mattone, che viene fatto scaldare nel forno e poi il filetto viene cotto sopra direttamente dai clienti in tavola».
Dietro al servizio offerto c’è anche tanta ricerca: «Siamo andati al Museo archeologico di Cuorgnè per ricreare anche le stoviglie del passato, come bicchieri romani, piatti del 14° e del 15° secolo. Poi c’è tanto altro, perché nell’home restaurant è presente anche una ricca esposizione del lavoro da ceramisti. Prima di occuparci della cucina e del servizio, Io e Corrado lavoriamo la ceramica, io come scultrice e lui al tornio».
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Tra i primi servizi che stanno prendendo piede c’è la merenda del sabato pomeriggio, che si può prenotare contattando i ceramisti tramite la loro pagina social: «Proponiamo torte fatte in casa e té caldo, tutto preparato e offerto in piatti e tazze di ceramica. Piano piano questa nostra filosofia sta prendendo piede e i clienti aumentano e sarebbe bello che, in vista della Mostra della Ceramica 2023, il binomio cucina-ceramica venisse valorizzato ancora di più».